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24/11/24 ore

3^ Rassegna di ‘Amori rubati’ (21 al 26 novembre 2023). Da quattro racconti di Dacia Maraini



Amori rubati è un progetto culturale composito, che ha l’obiettivo di dare voce a una preghiera: a nessuno deve essere più rubato l’amore.


Una rassegna di teatro, di performance, di incontri, di informazione. Ma soprattutto di condivisione. 

 

Dal 2021, in occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Effimera S.r.l. ha promosso una settimana di incontri con alcune delle protagoniste di questa lotta, per raccontarla attraverso una diversità di forme e punti di vista. 

 

Il primo tassello di questa ampia rassegna è stato posto nel 2013 attraverso la collaborazione artistica tra Federica Di Martino, attrice e cofondatrice di Effimera s.r.l e Dacia Maraini per l’ideazione e l’allestimento dello spettacolo Cronaca di un amore rubato, interpretato da Federica di Martino e tratto dal racconto Cronaca di uno stupro di gruppo, contenuto nel libro l’Amore rubato di Dacia Maraini che contiene altre sette storie di violenza sulle donne. 

 

PRIMA EDIZIONE 

 

Nel 2021, dopo aver portato lo spettacolo nei teatri di svariate città italiane, nasce la collaborazione col Teatro di Documenti di Roma e con la sua direttrice Carla Ceravolo. Vede la luce la prima edizione di Amori Rubati che è così organizzata: la visione dello spettacolo Cronaca di un amore rubato viene preceduta ogni sera dalla lettura di un diverso racconto di Dacia Maraini, tratto dalla sua raccolta L’amore rubato ed eseguito dall’attrice Beatrice Ceccherini a cui segue un dibattito sul tema della violenza di genere con personalità artistiche e culturali che operano nel settore. 

 

In questa prima edizione sono intervenute: Dacia Maraini; Angela Sajeva, dell’associazione AMLETA; la magistrata Paola Di Nicola Travaglini; Suor Rita Giaretta; Maria Palazzesi, de La casa internazionale delle donne, Eugenio Murrali, Giulia Merlo, Cinzia Spanò, Anna Pozzi, Flavia Capone. 

 

L’incasso della settimana è stato devoluto all’associazione Casa del Magnificat di Roma, un progetto che ha l’obiettivo di fornire assistenza a donne coinvolte nella tratta della prostituzione. 

 

Mentre questa iniziativa aveva luogo nel suggestivo spazio del Teatro di Documenti di Roma, contemporaneamente il Teatro Maria Caniglia di Sulmona ospitava una tre-giorni organizzata dall’Associazione META, in collaborazione con il Teatro D’Andrea di Pratola Peligna. I tre appuntamenti, che si sono tenuti dal 23 al 25 novembre, sono stati condotti dalla giornalista sulmonese Chiara Buccini e arricchiti dalla lettura dei racconti di Dacia Maraini e della raccolta “Questo non è amore” del blog femminile “La 27esimaora”. 

 


 

SECONDA EDIZIONE 

 

Nel 2022, memori dell’entusiasmo e dell’efficacia dell’edizione precedente si è deciso di ripetere l’iniziativa con l’intento di renderla un appuntamento annuale.



Le letture a cura delle attrici Beatrice Ceccherini, Arianna Ninchi, Silvia Siravo sono state arricchite da altri testi a tema quali: Amore senza Lividi di Chiara Nocchetti e Benedetta De Nicola, Vite senza Paura di Maria Grazia Cucinotta, Storie Vere di Eleonora Daniele, Mia o di nessun altro di Catia Acquesta, Favole da Incubo di Roberta Bruzzone ed Emanuela Valente, Musa e Getta (il racconto di Tea Ranno), X di Valentina Mira. 

 

Oltre alle autrici dei testi sopra citati, negli incontri pre-spettacolo sono intervenute: l’avvocatessa Manuela Palombi dell’Associazione Forti Guerriere, Tiziana Bucicco, lo psicologo Edoardo Dima, Michela Tamburrino, l’Avvocatessa Francesca Romana Baldacci, Emilia Costantini, Paola Radaelli presidente dell’associazione UNAVI, Giulia Lea Giorgi, Camilla Romana Bruno, Maria Rita Grieco, Laura Pinato, Arianna Ninchi, Silvia Siravo, Paola Gigli e Angela Sajeva dell’associazione AMLETA, Laura De Dilectiis ideatrice dell’associazione DONNEXSTRADA.



L’incasso dell’intera settimana è stato devoluto a UNAVI (Unione Nazionale Vittime). 

 

Anche in questo caso la sede principale degli incontri è stato il Teatro di Documenti di Roma, ma l’iniziativa ha coinvolto anche altri teatri, nei quali si è svolta in contemporanea un’iniziativa simile, che condivide i medesimi principi: l’associazione Lestra ha animato lo spazio del Teatro Fellini di Pontinia; l’associazione Meta APS il Teatro Maria Caniglia di Sulmona; l’associazione ARS Creazione Spettacolo il Teatro Sociale di Mantova. Inoltre l’associazione IIC, l’Istituto Italiano di Cultura, di Madrid, ha regalato alla rassegna un respiro internazionale.

 

Il progetto nelle cinque diverse locations ha portato non solo alla condivisione di esperienze artistiche e di vita, ma anche alla creazione di una rete fra personalità che operano in settori diversi della cultura, che hanno tutte a cuore, oggi più che mai, il tema della lotta alla violenza. 

 


 

AMORI RUBATI 2023 

 

Siamo giunti alla terza edizione della rassegna.



La più grande novità di quest’anno risiede nella messa in scena di altri quattro racconti di Dacia Maraini, anch’essi tratti dal libro l’Amore Rubato e adattati per la scena da Dacia stessa. Altre quattro storie di violenza, storie che si fanno voce e corpo, emblema, purtroppo, di un'infinità di altri fatti di cronaca che accadono sotto i nostri occhi ogni giorno.



Alla storia di Francesca, la vittima protagonista di Cronaca di un amore rubato a cura di Federica Di Martino (cui abbiamo assistito nelle scorse edizioni), si aggiungeranno le storie di: Giorgia (tratta dal racconto Lo stupratore premuroso) a cura di Silvia Siravo, in scena al Teatro di Documenti di Roma; Angela (tratta da La notte della gelosia) interpretata da Federica Restani e organizzata dall’associazione Ars. Creazione e Spettacolo, in scena allo Spazio Studio Sant’Orsola di Mantova; Marina (tratta dal racconto Marina è caduta per le scale) a cura di Lorenza Sorino al Cinema Teatro Pacifico di Sulmona e al Cinema Auditorium Zambra di Ortona; infine Anna (tratta dal racconto Anna e il Moro) interpretata da Viola Graziosi al Teatro Fellini di Pontinia. Quest’ultimo teatro ospiterà anche l’allestimento di “Ne M’Oublier Pas” (sulla vita di Zelda Sayre, moglie di Francis Scott Fitzgerald) a cura di Clemente Pernarella e interpretato da Melania Maccaferri

 


 

Presso l’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni di Roma, inoltre, vi sarà anche un momento di incontro con Dacia Maraini e andranno in scena nell’arco di tre giornate consecutive, Anna, Giorgia, Angela, Marina e Francesca. Lo stesso luogo, così, ospiterà per la prima volta riunite, in una sorta di final work espositivo, le storie di tutte queste donne. 

 

Quest’anno, per quanto riguarda le letture che precedono ogni spettacolo si è scelto il testo "Musa e Getta”, un format al femminile, curato da Arianna Ninchi e Silvia Siravo, con cui si intende celebrare donne che hanno vissuto accanto a grandi uomini, che hanno vissuto accanto a grandi donne, affinché si possa pensare alla donna non più come figura sfocata dietro al mondo maschile ma come modello della nostra epoca. Le letture a Roma, Ortona e Pontinia saranno a cura dell’attrice Arianna Ninchi

 

Anche in questo caso è stata naturale la scelta di collaborare con diversi teatri e associazioni, con lo scopo di estendere l’iniziativa a un numero sempre maggiore di realtà territoriali.



Inoltre, la storica sede ospitante, Il Teatro di Documenti, accoglierà una mostra, allestita dalla direttrice Carla Ceravolo, che porta avanti l’arte e la poetica del grande scenografo e regista Luciano Damiani con particolare attenzione alla tematica femminile. L’intersecarsi di arti visive differenti è uno degli obiettivi che Effimera si pone per ogni nuovo progetto e allestimento. 

 


 

Quest’anno l’incasso della rassegna sarà devoluto ad AMLETA, un’associazione di promozione sociale il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo. È stata fondata da 28 attrici distribuite su tutto il territorio nazionale. 

 

L’incasso, invece, delle serate al Palazzo delle esposizioni, sarà devoluto ad un’associazione in via di definizione.

 

Creare un ponte fra le persone, i luoghi e le esperienze attraverso iniziative culturali intrecciate è la modalità che Effimera, insieme alle associazioni e artiste coinvolte, ha scelto e continua a scegliere per ricordare con forza, nella giornata internazionale dedicata, un diritto che dovrebbe avere un suo spazio culturale tutti i giorni: il diritto a non avere paura di nascere donna.

 

 

 

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Marco Giovannone 370370102

 

 


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