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29/04/24 ore

Fontana Project di Emiliano Pellisari: la performance danzata dedicata a Lucio Fontana, al Teatro Vascello



di Giulia Anzani

 

La torre di Babele è un esempio antichissimo della pretesa dell’uomo per il dominio dello spazio.La vera conquista dello spazio fatta dall’uomo è il distacco dalla terra, dalla linea d’orizzonte, che per millenni fu la base della sua estetica e proporzione. […]

 

Il movimento, la proprietà di evoluzione e di sviluppo è la condizione base della materia; questa esiste ormai in movimento e non in altra forma, il suo sviluppo è eterno, il colore ed il suono sono i fenomeni attraverso il cui sviluppo simultaneo si integra la nuova arte.

 

Lucio Fontana, Manifesto tecnico (1951)

 

Lo spettacolo Fontana Project della compagnia NoGravity debutta al Teatro Vascello, dal 26 al 30 aprile. Dal martedì al venerdì ore 21, sabato ore 19 e domenica ore 17. 

 

Emiliano Pellisari porta in scena, insieme alla prima ballerina Mariana Porceddu, un progetto dedicato a Lucio Fontana, inventore dello spazialismo. La commistione della sinuosa danza del corpo di Mariana, dei suggestivi giochi di luce e dei generi che si uniscono senza soluzione di continuità, danno vita a una performance unica, che trasporta lo spettatore in una dimensione onirica.

 


 

Forme uniche nella continuità nello spazio” di Boccioni è stata l’opera che più mi ha sconvolto nella mia vita. Avevo 19 anni, ne sono passati più di 30 e ancora oggi lo spazio e il tempo sono gli assi portanti del mio lavoro artistico”, spiega il maestro Pellisari. “Ovviamente anche il colore, la luce e la materia non sono dei dettagli, però possono diventarlo se puntiamo l’occhio sullo spazio infinitesimo di una capocchia di spillo. In quel punto si nasconde l’essenza della ricerca spazialista: bisogna amare la perfezione astratta di una equazione algebrica per godere delle operazioni infinitesimali”, continua. 

 


 

Fontana ha capito che solo sul confine si poteva trovare lo sguardo verso il tutto, conoscere il panorama intero dell’azione artistica fuori dal contesto storico: come pura azione grammaticale, sincronici pura. I buchi di Fontana sono gli elementi minimi infinitesimali dell’arte, i sintagmi del linguaggio pittorico-scultoreo ed i tagli non sono che delle operazioni al limite di linee che si stagliano nello spazio geometrico analitico. Ciò che manca è il tempo.

 

La linea è un’operazione conclusa e, come tale, finita, cristallizzata nel tempo. Il mio lavoro è riaprire il taglio, rimettere in moto le cose e vedere come si conclude l’operazione chirurgica. E se le cose hanno un tempo e percorrono il loro tempo seguendo un tempo, allora basta ascoltare il ritmo della vita per capire che l’arte dello spazio si muove scandito dalla musica. Qualunque suono esso sia, l’orecchio umano lo percepirà come un qualcosa di magico e dunque è musica, ovvero quel ritmo sonoro che ci incanta sempre. Il movimento è un insieme di linee, di forze cioè di vettori, la direzione in cui vanno le cose è comandata dalla bellezza, cioè l’armonia del movimento.”. 

 


 

E conclude, “La costruzione dello spazio produce scene esteticamente interessanti ma immobili. È necessario il movimento per percepire il senso del tempo.

 

Spazio e tempo nel medesimo istante sono una capocchia di spillo e che si muove nello spazio e che, nella sua moltiplicazione e divisione produce linee che avvalgono la scena performativa. L’emozione di uno spazio in movimento offre quegli stati d’animo che noi chiamiamo arte-nel-tempo, ovvero la nuova arte di Fontana”. 

 

 

 

Studio su Lucio Fontana

coreografie Emiliano Pellisari e Mariana/P

un progetto Nogravity

Opera Grammaticale n°1 (grammatica sulla superficie) 

Opera grammaticale n°2 (grammatica sul corpo)

un progetto di Emiliano Pellisari

Performers MARIANA/P, Emiliano Pellisari, Gaetano Di Noto

Light & Sound Emiliano Pellisari & MARIANA /P

Durata: 50′

 


 

 


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