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24/11/24 ore

Teatro della Toscana e Théâtre de la Ville di Parigi: uniti per il progetto ‘L’attrice e l’attore europei'



di Giulia Anzani

 

Ci troviamo all’alba di un nuovo modo di fare teatro, di una nuova vita: a cinque anni dall’avvio del parternariato tra Teatro della Toscana e Théâtre de la Ville di Parigi, nasce il progetto “L’attrice e l’attore europei”. 

 

Dal 30 marzo al 6 aprile torna Ionesco Suite da Eugène Ionesco, regia di Emmanuel Demarcy-Mota con la partecipazione delle giovani attrici e dei giovani attori del Teatro della Toscana.

 

Domenica 2 aprile: replica speciale con gli studenti di medicina dell’Académie Culture-Santé dedicata alle patologie dei personaggi.

 

Due incontri: il 31 marzo prima dello spettacolo, con Marie France Ionesco; il 5 aprile prima dello spettacolo, con Fernando Arrabal. Vinicio Marchioni lavorerà alla realizzazione di un’ulteriore fase del progetto.

  

Ma facciamo qualche passo indietro. Tutto nacque con la Carta 18-XXI, letta a Firenze nell’ottobre 2019, contenente i valori di fondo di questa collaborazione: giovani, Europa, salute, ambiente, educazione e formazione.

 


 

L’avvento del Covid, ha dato una nuova prospettiva. Si è iniziato a pensare al “mondo di dopo” e, sulla scia di questo pensiero, le due istituzioni si sono attivate con diversi progetti come le Consultazioni poetiche, che hanno tenuto tante persone vicine al teatro durante e dopo la pandemia. Si è fatta strada la certezza che il “mondo di dopo” - per divenire concetto tangibile - avrebbe dovuto essere caratterizzato da quei valori contenuti nella Carta 18-XXI: la nuova idea di Europa della Cultura come elemento centrale; il teatro congiunto ad altre discipline come scienza e medicina, per avviare un cammino verso una dimensione futura.

 

È così, dunque, che nasce il progetto “L’attrice e l’attore europei”. Una nuova sfida basata sui valori ineludibili di questo lavoro, da cui inizia la nuova vita della Fondazione Teatro della Toscana.

 

Con la forte spinta verso nuove forme pedagogiche e con la voglia di rinnovamento - fonte d’ispirazione per teorici del teatro come Jacques Copeau -, nasce l’impegno di formare una figura di interprete in grado di superare confini nazionali e barriere linguistiche. La formazione di un “attore aumentato” che impegni e si impegni in tutti i campi: dallo stile all’artistico, dal sociale al sanitario-scientifico. Un attore capace di far parte di una troupe di nazionalità miste.

 

Il primissimo esito del progetto “L’attrice e l’attore europei” si vedrà nel cast di Ionesco Suite, che comprenderà attrici e attori del Teatro della Toscana scelti tra i diplomati dellaScuola di Costa e di Oltrarno, al termine di due momenti di lavoro realizzati a Firenze da attrici e attori del Théâtre de la Ville di Parigi - Gérard Mallet, Stephane Krähenbühl e Jauris Casanova, con Julie Peigné e da Emmanuel Demarcy-Mota con prove finali a Parigi.

 


 

Ionesco Suite è uno spettacolo proprio dell’identità del Théâtre de la Ville. Il lavoro preparatorio, tenutosi tra gennaio e febbraio, è avvenuto nello scenario dell’Ex Cinema Goldoni, proprio dove s’incontrarono Jacques Copeau e Edward Gordon Craig nel 1915.

 

A settembre di quell’anno Copeau, durante un viaggio di studi, visitò quella che era allora l’Arena Goldonidove Craig, reduce dall’esperienza alla Pergola con Eleonora Duse, aveva fondato la propria scuola di teatro. Proprio a La Pergola, alcuni decenni dopo, Orazio Costa (allievo di Copeau), darà vita al Centro di Avviamento all’Espressione: luogo non solo di propulsione e diffusione del suo metodo mimico ma anche centro di ricerca, teso a superare il classico concetto di formazione.

 

Il progetto proseguirà con altri appuntamenti, seguendo l’ideale traiettoria che porterà a nuove forme di mistura fattoriale, e all’apertura di una finestra di dialogo con l’Africa, per stabilire forme innovative di cooperazione.

 

La scelta è ricaduta su Ionesco Suite non per caso: si tratta di uno spettacolo  fortemente identitario, un tributo all’anti-azione del teatro dell’assurdo. Il rifiuto della trama, l’uso del colpo di scena per stupire lo spettatore facendolo ridere e riscattandolo della tensione.

 


 

Ionesco Suite è un mosaico di frammenti estratti da sei testi del teatro del maestro Eugéne Ionesco: dai classici come La Cantatrice Calva e La Lezione, fino a testi meno noti come Jacques ovvero la sottomissione, Delirio a due, Come preparare un uovo sodo, Esercizi di conversazione e dizione in francese per studenti americani. Gli elementi saranno rimescolati e lo spettacolo sarà ricomposto attorno a un pranzo di famiglia. Attrici e attori in scena, rinunceranno alla costruzione canonica del personaggio, scambiandosi di ruolo nell’atto di passarsi un bicchiere; si accuseranno, si ameranno, si lanceranno torte, festeggeranno, s’inzupperanno con l’acqua e con il vino, mentre il trucco si scioglierà insieme alle loro difese. 

 

Il personaggio scompare, lasciando posto all’essere umano 

 

Persino il linguaggio si rifiuta di collaborare, in quest’opera: usurato e spolpato, si rifugerà in giochi di parole interminabili e scioglilingua infiniti, adoperati per sfuggire alla vacuità dei quotidiani scambi delle trite, mediocri chiacchiere da bar. Ripetizioni e dialoghi portati allo sfinimento, plasmeranno l’intreccio di un affresco sulla difficoltà di esistere - da soli, in coppia, nell’intera società -, sull’arbitrarietà del linguaggio, sulla concezione dell’onirico e della morte, sul livellamento dell’individualità, sulla manifestazione del potere e della dominazione - affettiva o intellettuale -.

 

Un altro momento importante della prima fase realizzata, sarà il coinvolgimento di Accademie Santé-Culture. Si tratta di una piattaforma di scambio tra cultura e medicina, che mira ad approfondire i punti di contatto tra salute ed espressione artistica ma soprattutto il comportamento umano e il ruolo del cervello nella gestione di emozioni e motricità, anche in rapporto a pazienti in cui questo controllo è compromesso - come nelle persone affette da Parkinson; e, parallelamente, in grandi personaggi del teatro, come l’Amleto. 

 


 

L’intero processo creativo si è spinto al punto di creare una versione “aumentata” di Ionesco Suite in cui, affiancando attori e attrici, studenti e studentesse di medicina intervengono illustrando i comportamenti patologici dei personaggi della pièce. Gli studenti e le studentesse di medicina francesi provenienti dal Gruppo ospedaliero de la Pitié Salpêtrière, accompagnati dalla neurochirurga Carine Karachi, avranno l’opportunità di incontrare e confrontarsi con medici, praticanti, studenti e studentesse italiani, dando via a questa speciale replica. 

 

È, questo, un altro elemento atto a sottolineare l’impegno del Teatro della Toscana nel delicato e fondamentale campo che, quest’anno, ha già portato le Consultazioni poetiche a Montedomini, istituzione fiorentina tra le più antiche case di riposo europee; attende di farle entrare negli ospedali della regione.

 


 

Calendario repliche Ionesco Suite:

 

Giovedì 30 marzo ore 22:30

Venerdì 31 marzo ore 18:30 + incontro con Marie France Ionesco ore 16

Sabato 1° aprile ore 10 + incontro con l’Académie Santé Culture ore 11

Domenica 2 aprile recita speciale con studenti e studentesse di medicina dell’Académie Santé Culture ore 11

Martedì 4 aprile, spettacolo ore 21

Mercoledì 5 aprile ore 21 + incontro con Fernando Arrabal ore 18:30

Giovedì 6 aprile, spettacolo  ore 19

 

Matteo Brighenti

Rebecca Carbone assistente

Jemma Robin Thompson assistente

Ufficio stampa

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