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24/11/24 ore

Mappe di un mondo nuovo, format di dialogo in streaming del Teatro della Toscana



Mappe di un mondo nuovo Mappe di un mondo nuovoè il format di dialogo in streaming che la Fondazione Teatro della Toscana inaugura per costruire un “sistema di orientamento” su un mondo che verrà.


Giacomo Costa, Alessandro Raveggi, Jacopo Storni, sono gli ospiti di 3 appuntamenti di 45 minuti in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Teatro della Pergola, rispettivamente, il 28 gennaio, il 4 e l’11 febbraio, sempre alle 17.

 

L’obiettivo è preciso: condividere con i ragazzi e le ragazze del progetto Carta 18-XXI, definito in partenariato fra la Pergola e il Théâtre de la Ville di Parigi, l’esperienza di persone giovani, ma nate e cresciute nel secolo precedente, che abbiano conseguito risultati importanti nei più diversi campi della cultura e della scienza.

 

Non solo le loro esperienze, ma il modo in cui hanno affrontato questo periodo storico particolare e come vedono quello che ci aspetta, soprattutto dal punto di vista di un giovane che si affaccia alle questioni fondamentali della vita e del futuro.

 

È possibile interagire nei commenti di Facebook e Youtube: l’ultima parte delle dirette è dedicata alle risposte degli ospiti a una selezione di interventi del pubblico.

 

 

Mappe di un mondo nuovo intende dunque riassumere un’esperienza collettiva che può diventare non solo recupero e rivisitazione del passato che abbiamo vissuto e del presente che stiamo vivendo, ma anche “messa in esperienza”, per tramandarla alle nuove generazioni che lamentano spesso di non avere strumenti veri di orientamento.

 

 

 

28 gennaio, ore 17

 

GIACOMO COSTA

 

Costa (Firenze, 1970) è un artista noto per la sua ricerca artistica sulla città e per l’uso delle tecnologie digitali nelle sue opere fotografiche.

 

Ha esposto alla 13° Quadriennale di Roma, alla 10° Biennale dell’Architettura di Venezia e alla 53° Biennele dell’Arte di Venezia.

 

Ha anche esposto da Phillips De Pury di New York, al Centre Pompidou di Parigi, al Contemporary Art Center di New Orleans, all’Hangaram Art Museum di Seuol, all’UQ Museum di Brisbane, al Leopold Museum di Vienna e a Palazzo Fortuny a Venezia, al Qingdao Sculpture Art Museum e a Palazzo Ducale di Genova.

 

In questo periodo di pandemia, dove il mondo come lo conosciamo mostra una insospettata quanto evidente fragilità, il ruolo dell’arte e della cultura, sebbene abbia pagato un prezzo altissimo, è il punto da cui far ripartire un futuro migliore.

 

Le sue immagini di catastrofi, di un ambiente distrutto e di umanità assente o forse scomparsa sembrano anticipare quanto successo ma soprattutto servono a indicare il punto di non ritorno dal quale cercare al più presto di allontanarsi.

 

 

4 febbraio, ore 17

 

ALESSANDRO RAVEGGI

 

Raveggi (Firenze, 1980) è scrittore e studioso. Ha scritto per riviste nazionali e internazionali come “Wired” e “Esquire”, e lavora presso l’Università di Venezia. Il suo ultimo romanzo è Grande karma (Bompiani, 2020).

 

Prima di scrivere narrativa, ha scritto poesia e per il teatro (finalista Premio Riccione e Premio Dante Cappelletti) e i suoi spettacoli sono stati prodotti, tra gli altri, da Teatro Studio di Scandicci e Armunia.

 

Alessandro Raveggi parlerà, a partire dal suo ultimo romanzo e dai libri consigliati, di come perdersi nelle mappe e nelle vite altrui, di come trarre ispirazione dal sottosuolo del mondo, chissà…anche di reincarnazione e di Simbiocene.

 

 

11 febbraio, ore 17

 

JACOPO STORNI

 

Storni (Firenze, 1980) è un giornalista, che scrive su “Corriere.it”, “Corriere Buone Notizie”, “Corriere Fiorentino” e “Redattore Sociale”. Ha collaborato con “Associated Press” e “Il Manifesto”.

Si occupa di tematiche sociali, con attenzione particolare all’immigrazione, vincendo numerosi premi.

 

Tra le sue inchieste, quella che ha portato alla scoperta del caporalato nel Chianti, quelle che hanno contribuito a rivelare il respingimento dei migranti alle frontiere Italia Francia e Italia Austria, e l’inchiesta che ha rivelato lo sfruttamento del lavoro dei migranti africani nelle fabbriche toscane che producono prodotti per i marchi del lusso della moda.

 

Nel 2018 ha fondato l’associazione Global Friends, che promuove scambi epistolari tra bambini italiani e bambini nel sud del mondo.

 

Dal 2020 è direttore del blog “Storie di Firenze”.

 

È autore dei libri Sparategli! Nuovi schiavi d’Italia (Editori internazionali riuniti, 2011), L’Italia siamo noi (Castelvecchi Editore, 2016) e Siamo tutti terroristi (Castelvecchi Editore, 2018).

 

Oltre al suo lavoro, Jacopo Storni parlerà della solidarietà che ha visto durante il periodo dell’emergenza Covid-19 e quella che si aspetta al termine della stessa.

Immagine manifesto di Walter Sardonini

Foto Raveggi di Rino Bianchi

 

 

                                 

 

 

 


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