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25/11/24 ore

Todi Festival 2020. Enrico IV: A scuola di Re, di Andrea Pennacchi



Enrico IV: a scuola di Re,  di Andrea Pennacchi, liberamente ispirato a William Shakespeare, è una opportunità teatrale di non poche suggestioni che, sia pure nelle more di alcune fasi fragili, riesce ad essere piacevole e accattivante.

 

Con una fantastica proiezione eccoci, nel tempo del Covid19, in una postazione radio, che ha l’identità di una taverna, dove si ricostruisce un immaginario ritorno al passato e dove un “simpatico” Falstaff, ubriacone, rapinatore e candidato maestro di vita scellerata e confusionaria, vuole riformulare una “educazione per un Re” paradossale, sfacciata e irriverente ad un indeciso e giovane Enrico IV.

 

Una provocazione giocosa nei confronti dell’Enrico IV di Shakespeare, di quel dramma storico che ebbe gran voga sulle scene inglesi, specie nell’epoca elisabettiana, il chronicle play, nel quale il grande drammaturgo inglese ha creato una realtà teatrale a un tempo molteplice e unitaria, "in cui un unico tema – l’allegoria morale dell’ascesa e caduta dei potenti – viene ripreso e modulato in chiavi diverse e messo a contrasto con il tema opposto e parallelo della caduta e del riscatto (shakespeareitalia.com)". 

 

Ma quello a cui ricorre Pennacchi è solo uno spunto, per ribaltare in chiave di paradosso, in apparente contraddizione con l'esperienza comune o con i principi elementari della logica, in cui tenta di definire un percorso nei bassifondi della natura umana, che però contiene verità imbarazzanti  e che si cerca disperatamente di non rilevare coprendole con rigide forme.

 


 

Così ci troviamo davanti ad una pièce teatrale, presuntivamente drammatica e anche comica, con lo stesso Pennacchi, e con Jenni Lea Jones, Riccardo Gamba e le musiche dal vivo di Giorgio Gobbo che è anche un lavoro in divenire.

 

Diciamo in divenire poiché lo stesso testo è un materiale su cui è possibile intervenire e colmare alcune vuoti o dilatazioni che di tanto in tanto traspaiono. Un debutto nel contenitore sperimentale che è oggi sempre più il Todi Festival, che indaga sulle nuove e necessarie strade del teatro e un po’ di tutte le arti.

 

G.R.  

 

Era un fantasma di Arianna Matteo con Lorenzo Lavia ha aperto il Todi Festival 2020, ultimo contenitore che gioca la sfida della sperimentazione

 - XXXIV edizione Todi Festival. L’amore indagato, reading teatrale in omaggio a Raffaele La Capria

 

 

 


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