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25/11/24 ore

Nuovo disco del maestro Filippo Arlia ‘Beethoven Sinfonia n.9 in D Minore’



Dal 30 dicembre sulle piattaforme online: Spotify - Itunes - Amazon (distribuzione internazionale), e nelle libreria/discoteche di tutto il mondo uscirà il nuovo disco del Maestro Filippo Arlia "Beethoven Sinfonia n.9 in D Minore" distribuito in tutto il mondo da Brillant Classics.

 

Inciso al Teatro Politeama di Catanzaro in occasione del 250° anniversario della nascita del grande compositore tedesco, questo lavoro discografico testimonia una pregevole interpretazione della Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven.

 

L’ Orchestra Filarmonica della Calabria, ormai una realtà musicale affermata e riconosciuta nel panorama italiano, affronta per la prima volta questo testamento spirituale, guidata dalla bacchetta del giovane e vulcanico Maestro Filippo Arlia: un’interpretazione fresca e giovanile, contrassegnata da una lettura giustamente maestosa ed autentica delle pagine più significative del genio di Bonn.   

 

La Nona Sinfonia di Beethoven per orchestra, voci e coro è uno tra i più rappresentativi e celebrativi capolavori musicali del grande repertorio classico, un vero e proprio monumento della musica di ogni tempo, un capolavoro assoluto che apparve fin da subito come un’opera rivoluzionaria.

 

Forse la più conosciuta tra tutte le composizioni di Beethoven, fu composta nel 1823 e viene considerata il suo testamento.  L’ultimo movimento della sinfonia, l”Inno alla Gioia” è diventato, con la grande valenza simbolica del testo di Friedrich Schiller e con la sua portentosa vivacità musicale, un’ode alla vita, alla fratellanza e alla solidarietà tra i popoli europei.

 

Viene dichiarato nella Nona Sinfonia il messaggio ideologico illuministico presente in Beethoven: la Gioia che è slancio vitale, volta a superare i propri egoismi e tesa verso una fratellanza di tutti gli uomini, racchiusa in un’opera oltre la tradizione sinfonica del tempo, dove non era più sufficiente il discorso strumentale, ma in cui bisognava avvalersi della musica vocale, portatrice di significati ideologici indubitabili e certi.

 

Fu un atto di straordinarie conseguenze in particolare per il genere Sinfonia, ma anche per la storia culturale della musica, dove tre movimenti sono affidati totalmente all’orchestra e il suo quarto movimento prevede invece una parte corale. 

 

Viene dichiarato nella Nona Sinfonia il messaggio ideologico illuministico presente in Beethoven: la Gioia che è slancio vitale, volta a superare i propri egoismi e tesa verso una fratellanza di tutti gli uomini, racchiusa in un’opera oltre la tradizione sinfonica del tempo, dove non era più sufficiente il discorso strumentale, ma in cui bisognava avvalersi della musica vocale, portatrice di significati ideologici indubitabili e certi.

 

Fu un atto di straordinarie conseguenze in particolare per il genere Sinfonia, ma anche per la storia culturale della musica, dove tre movimenti sono affidati totalmente all’orchestra e il suo quarto movimento prevede invece una parte corale.

 

La Nona è anche una imponente struttura sonora nella quale Beethoven fa coabitare in un organismo unitario ricco di invenzioni timbriche e di finezze ritmiche e metriche altri generi musicali: lo stile operistico, la musica militare, la scrittura polifonica caratteristica della musica sacra.

 

Venne composta da Beethoven quando l’autore era ormai completamente sordo, tra il 1822 e il 1824, anno della prima esecuzione a Vienna, e da allora innumerevoli sono state le interpretazioni, continuando ad avere un valore musicale enorme e a dare davvero delle gioie all’ascoltatore, come accade nella prestigiosa esecuzione dell’Orchestra Filarmonica della Calabria.

 

 

“Beethoven é uno dei compositori classici che ha scritto di piú: 32 Sonate per pianoforte, 5 concerti, 9 sinfonie, il Fidelio e numerose composizioni da camera. Tuttavia, la sua Nona Sinfonia è il capolavoro che lo rappresenta meglio in assoluto, considerando che ha rivoluzionato la storia della letteratura sinfonica. Fino a qual momento era impossibile pensare di conciliare le voci e i cantanti con l'orchestra sul palcoscenico: con una grande intuizione, il genio di Bonn ha introdotto per la prima volta nella storia 4 solisti e un coro in una sinfonia. La sua innovazione fu talmente rivoluzionaria che i contemporanei lo considerarono pazzo. Sicuramente i piú grandi direttori d'orchestra del passato hanno intepretato la Nona, da Wilhelm Furtwangler a Carlo Maria Giulini, perciò é molto complesso portare alla luce un'esecuzione migliore della loro. La mia Nona di Beethoven ha dei tempi di ampio respiro e vuole essere un messaggio per dire ai giovani che la musica classica é un genere molto attuale e non compassato. Il Quarto Movimento contiene il famoso Inno alla Gioia, sigla dell'Unione Europea, perciò questo disco é anche un messaggio di speranza in un momento certamente difficile della nostra storia recente”.

 

Filippo Arlia

 

  

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Distribuito da Brillant Classics

 

L.V. BEETHOVEN

SYMPHONY No. 9 in D minore, 

 

SOPRANO Maria Pia Piscitelli 

MEZZO SOPRANO Manuela Custer

TENOR Filippo Adami 

BASS Salvatore Grigoli 

CONDCUTOR Filippo Arlia

CHOIRMASTER Bruno Tirotta

 

 Orchestra Filarmonica della Calabria 

 

Francesco Cilea LYRIC CHOIR

  

Recorded from 18th to 22th at the Teatro Politeama in Catanzaro, Italy

Raffaele Cacciola Producer & Sound Engineer

Carmelo Caratozzolo, Gianluca Laponte Sound Technicians

BARTOK STUDIO Editing and Mastering

 

Artistic Director Raffaele cacciola

Graphic and Design Biago Laponte

Traslation Giovanna Lisi

 

 

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Coro Lirico “Francesco Cilea”

 

Sorto nel 1981, dagli esordi ha rivolto la sua attenzione al repertorio operistico con particolare riferimento ai grandi lavori dell’800 italiano. Ha intrapreso collaborazioni e produzioni con cantanti, registi e direttori di fama internazionale quali: Lorin Maazel, Maurizio Arena, Daniel Oren, Fabio Luisi, Carlo Rizzi, Massimo De Bernart, Maurizio Benini, Anton Guadagno, Renato Palumbo, Paolo Carignani, Nicola Luisotti, R. Giovanninetti, Ottavio Ziino, Giuseppe Di Stefano, Virgilio Puecher, Carlo Maestrini, Filippo Crivelli, Katia Ricciarelli, Fiorenza Cossotto, Nicola Martinucci, Olivia Stapp, Renato Bruson, Ghena Dimitrova ed altri.

 

Ha partecipato agli allestimenti di Bohème, Traviata e Rigoletto al Deutsches Theater di Monaco di Baviera, Nabucco ad Amburgo, Bohème e Il Trovatore in Spagna e Francia. Dal 1984 è diretto dal M° Bruno Tirotta, docente presso il Conservatorio di Reggio Calabria. Nel 2019 il coro, con l'orchestra dei Berliner Symphoniker e diretto dal M° Filippo Arlia, incide per la Brilliant Classics la Cavalleria rusticana di P. Mascagni.

 

Sempre nel 2019 il coro prende parte alle produzioni di Cavalleria rusticana e Pagliacci al Teatro Politeama "Mario Foglietti" di Catanzaro con la direzione del M° Filippo Arlia.

 

     

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Bruno Tirotta  

Direttore di coro

                                                                                                     

Studia Oboe e Canto a Reggio Calabria, si perfeziona a Vienna ottenendo il Diploma di Direzione d’orchestra ai Wiener Meisterkurse fur dirigenten

 

Nel 2016 , per il seicentenario della nascita di San Francesco di Paola, dirige “The Armed Man – A Mass for Peace” di Karl Jenkins, per grande coro e grande orchestra, evento trasmesso su RAI5 Cultura ed altre emittenti.

 

Apre per due anni consecutivi il Festival internazionale “Leoncavallo” di Montalto Uffugo con un repertorio che spazia da Puccini eRossini aLeoncavallo, per concludere con Gershwin.

 

Dirige, al Kyoto Opera Festival, la “Prima” di Madama Butterfly di Puccini,presso il Nijo-Castle, trasmesso dalle emittenti giapponesi. Dal 1984 è direttore d’orchestra  del Coro lirico “F. Cilea” di Reggio Calabria. Collabora  con l’Opera Giocosa di Savona  all’allestimento di opere poco eseguite, realizzando registrazioni radiofoniche e dieci incisioni discografiche.

 

E’ docente titolare di Direzione e Concertazione di Coro, Repertorio Corale e di Tecnica vocale nel Triennio di Didattica della Musica al Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria.

 

 

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Filippo Arlia

Direttore d’orchestra

 

Filippo Arlia, classe '89, è un pianista, didatta e direttore d'orchestra italiano, considerato dalla critica internazionale, dalla stampa e dalla televisione italiana come uno dei più brillanti e versatili musicisti della sua generazione. Si diploma in pianoforte presso il Conservatorio "F. Torrefranca" di Vibo Valentia a soli 17 anni con il massimo dei voti, la Lode e la Menzione d’Onore e completa poi la sua formazione umanistica laureandosi in Giurisprudenza presso l'Università "Magna Graecia" di Catanzaro. Ha diretto alcuni dei musicisti più noti del nostro tempo, come Sergej Krylov, Yuri Shishkin, Michel Camilo, Sergei Nakariakov, Ramin Bahrami, Ilya Grubert, Danilo Rea e Giovanni Sollima. Nel 2015 ha inaugurato la stagione del Teatro Municipale di Piacenza sul podio dell’Orchestra Filarmonica Toscanini.

 

Nel 2019 ha debuttato sul podio dei Berliner Symphoniker con Stefano Bollani al pianoforte al Teatro Filarmonico di Verona. Ha già lavorato con alcuni dei cantanti più conosciuti a livello internazionale nel mondo della lirica, come Dimitra Theodosiou, Giovanna Casolla, Fabio Armiliato, Amarilli Nizza, Sonia Ganassi, Carlo Colombara, Maria Pia Piscitelli, Roberto Frontali.  Nella sua carriera ha già tenuto più di 400 concerti come solista e direttore in più di 30 paesi al mondo e ha già diretto orchestre dal prestigio storico tra cui l'Orchestra Sinfonica di Sanremo, Haifa Symphony Orchestra, Cairo Symphony Orchestra, Jerusalem Symphony Orchestra.

 

Ha calcato alcuni dei palcoscenici più prestigiosi del mondo, come la Carnegie Hall di New York, la Cairo Opera House, l’Auditorio Nacional de Musica di Madrid, la Novaja Opera di Mosca, Smetana Hall di Praga. Nel 2017 ha presentato il suo disco Duettango in diretta RAI Radio 3 per i Concerti del Quirinale a Roma. Nel 2018 ha pubblicato i "Quadri di un'esposizione" di M. Mussorgski con Warner Music Italy e ha inciso lo Stabat Mater di Rossini in esclusiva per la copertina Amadeus.

 

Dal 2014 è Direttore presso il Conservatorio “P. I. Tchaikovsky" di Catanzaro – Nocera Terinese in Calabria, dove è professore titolare di una cattedra di pianoforte principale e della cattedra di Direzione d’orchestra. È stato Direttore Musicale al Teatro Greco di Taormina per le stagioni di Mythos Opera Festival nel 2017 e 2018. Dal 2018 è incaricato della Direzione Artistica del Festival Internazionale "R.Leoncavallo" di Montalto Uffugo (Cs).

 

È direttore artistico del Mediterraneo Radio Festival, il primo festival radiofonico calabrese organizzato in media partnership con Rai Radio 3. Nel 2020 ha fatto il suo debutto discografico per Sony Classical con la prima incisione italiana interamente dedicata a I. Stravinsky. Filippo Arlia è Professore Onorario di due Conservatori di Stato in Russia ed è stato premiato nell'Aula Magna dell'Università "La Sapienza" di Roma con la Medaglia d'Oro 2017 "per la pregiatissima tecnica dimostrata nella direzione d'orchestra e per la distinta interpretazione del grande repertorio sinfonico del '900 sempre e ovunque con grande consenso di pubblico e di critica". Il 2 Maggio 2021 presenterà il suo disco di Cavalleria rusticana alla Filarmonica di Berlino.   

 

 

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Filippo Adami

 

Nato a Fiesole, si diploma in canto al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze. Frequenta l’Accademia Rossiniana di Pesaro diretta da Alberto Zedda, debuttando al Rossini Opera Festival di Pesaro ne Il viaggio a Reims (Belfiore) e da allora canta tutti i principali titoli della produzione operistica rossiniana. Ha interpretato inoltre: Le convenienze e inconvenienze teatrali alla Scala ed in Danimarca; Il diluvio universaleLa Damnation de Faust Macbeth a San Gallo; Don Gregorio, La Straniera Il Pirata a Catania; Semiramide La sposa di Messina e a Wildbad; Li finti filosofi a Jesi; Arrighetto di Coccia a Pesaro e Novara; Il cappello di paglia di Firenze a Firenze e Wexford; Gianni Schicchi a Firenze, Mannheim, Siena; L’heure espagnole L’enfant et les sortileges a Palermo; Falstaff a Gozo e Busseto; Pagliacci a Mumbai; Arlecchino di Busoni a Lugo, Bologna, Wexford; Die Beiden Paedagogen di Mendelssohn a Perugia; Maria Stuarda a Verona; La Sonnambula a Mosca; Fra Diavolo a Firenze; La Campana sommersa Turandot di Busoni a Cagliari.

 

Ha inciso per Virgin, Naxos, Bongiovanni, Dynamic, Ermitage ed ha collaborato al disco di Juan Diego Florez “Arie per Rubini” inciso dalla DECCA. Tra i suoi prossimi impegni: La Rondine (Prunier) a Cagliari; Il Turco in Italia (Albazar) e Carmen (Remendado) al Teatro San Carlo di Napoli.

 

 

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Manuela Custer

 

Nata a Novara, si diploma al Conservatorio G. Verdi di Torino. Inizia una brillante carriera che la porta ad esibirsi in tutto il mondo (La Scala, Venezia, Roma, Amsterdam, Firenze, Napoli, Parigi, Dallas, Salisburgo, Lipsia, Londra, etc…) con un vasto repertorio che spazia dal barocco al repertorio contemporaneo includendo i grandi capolavori del belcanto italiano di primo ottocento. Ha lavorato, tra gli altri, con importanti direttori d'orchestra quali: Scimone, Bonynge, Ceccato, Gardiner, Biondi, Fasolis, Olmi Rousset, Marcon, Curtis, Carella, Villaume, Chailly, Noseda, Harding, Viotti, Callegari, Renzetti, Oren, Luisi, Rustioni, Wellber, López-Cobos e registi quali: Ronconi, De Ana, Joel, Kokkos, Vick, Fo, Copley, Livermore, Sagi.

 

Svolge un’intensa attività concertistica anche nel campo del repertorio contemporaneo e da poco affianca alla carriera artistica anche quella didattica. Dal 2008 collabora con la Scuola di Arti Sceniche per Cantanti del Teatro Stabile di Torino in collaborazione con il Teatro Regio ed ha collaborato con il “Centre perfeccionament Placido Domingo” al Palau de Les Arts di Valencia per due cicli di masterclass (2014 e 2015) e come docente stabile per gli anni accademici 2016/17 e 2017/18. 

 

Tra i suoi impegni recenti e futuri: Dorilla in Tempe alla Fenice di Venezia ed al Festival di Wexford, Lady, Be Good! al Teatro San Carlo di Napoli, La Fille du régiment e Le Nozze in Villa al Festival Donizetti di Bergamo, A Hand of bridge a Venezia, Madama Butterfly a Verona, Nantes, Rennes ed Angers.

 

 

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Maria Pia Piscitelli

 

Nata a Giovinazzo, intraprende gli studi musicali nella sua città natale ed a Molfetta. Inizia una brillante carriera che la porta nei Teatri di San Francisco, Amburgo, Venezia, Catania, Napoli, Milano, Santiago, Barcellona, Pamplona, Lyon, Parigi, Madrid, Buenos Aires, Macerata, Montecarlo, Wiesbaden, Berlino, Cagliari, Amsterdam, Vienna, Bari , Lima, Montevideo, Modena, Ferrara, Piacenza, Roma, Palm Beach, Bologna, La Plata, Palma de Mallorca, Vichy, Massy, Messina, San Paolo del Brasile, Bratislava, Wroclaw, Dresda e Varsavia, Montpellier con un vasto repertorio che include: Don Giovanni, Medea, SemiramideBeatrice di TendaLucrezia Borgia, Roberto DevereuxMaria StuardaAnna BolenaSimon BoccanegraDon CarloIl TrovatoreUn ballo in mascheraLa forza del destinoToscaFalstaffAndrea ChénierNormaCaterina CornaroMacbethPagliacciLa Vedova allegraManon Lescaut.

 

Ha collaborato con importanti direttori d’orchestra quali: Abel, Allemandi, Armiliato, Arrivabeni, Benini, Callegari, Campanella, Carminati, Fasolis, Ferro, Fogliani, Frizza, Gatti, Gelmetti, Guadagno, Guidarini, Jia, Haider, Luisi, Manacorda, Oren, Palumbo, Pidò, Ranzani, Savall, Soudant, Yurkevych, Zedda, e con registi quali: Crivelli, De Ana, Hampe, Kokkos, Krief, Michieletto, Miller, Moshinsky, Pier’Alli, Pizzi, Puggelli, Ronconi, Tiezzi, Zeffirelli, Fo, Deflo.

 

Tra i suoi impegni recenti e futuri: Il Trovatore a Bari; Manon Lescaut a Barcellona; Le Villi a Modena e Reggio Emilia; Tosca a Copenhagen; La Forza del destino a Zurigo; il debutto ne Il Pirata a Madrid; il debutto in Adriana Lecouvreur a Bologna.

 

 

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Orchestra Filarmonica della Calabria

 

Caratterizzata da un repertorio vastissimo che include non solo proposte di tradizione sinfonica e lirico-sinfonica, ma anche cameristiche e produzioni contemporanee, l’Orchestra Filarmonica della Calabria è nata con l’intento di creare definitivamente un Ente di Produzione concertistica che funzioni in maniera stabile nella Regione Calabria. L’Orchestra Filarmonica della Calabria raccoglie grande successo di pubblico e di critica ed ha al suo attivo un’intensa attività concertistica sia in Italia che all’estero.

 

Nel dicembre 2016 l'Orchestra è stata protagonista di una tournée in Cina alla Tianjin Opera House e alla Harbin Opera House con la produzione di "Le Nozze di Figaro", "Pagliacci", "Cavalleria rusticana" con Dimitra Theodosiu nel ruolo di Santuzza, "Turandot", "Carmina Burana" e il Concerto di Capodanno con la voce di José Carreras.

 

La Filarmonica vanta anche collaborazioni con alcuni dei musicisti più famosi al mondo, come Michel Camilo, Ramin Bahrami, Sergej Krylov, Ilya Grubert, Sergei Nakariakov, Yuri Shiskin, Giovanni Sollima, Danilo Rea.

 


Il Direttore Principale è Filippo Arlia. La cifra stilistica di Arlia, che ha già diretto orchestre in 30 Paesi nel mondo, ha permesso all'orchestra di specializzarsi nella grande letteratura sinfonica russa del Novecento, dedicando gran parte della propria attività ai capolavori di S. Rachmaninov, P. I. Tchaikovsky, D. Schostakovic, I. Stravinsky, M. Mussorgsky, A. Scrjabin.

 

 

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 Salvatore Grigoli

 

Vincitore di numerosi premi, quali il “Concorso Nazionale Agimus” (2007), il Concorso Internazionale “Giuseppe di Stefano” (2009), la “Fedora Barbieri” (2008) e il Concorso “Salvatore Cicero” migliore voce belliniana al Concorso città di Alcamo. Ha cantato Roberto in Don Checco al Teatro San Carlo di Napoli, Der deutsche Generalkonsul in Gisela di Henze al Teatro Massimo di Palermo, Guglielmo in Così fan tutte a la Messa di Gloria di Puccini a Beirut. Al Teatro Massimo di Palermo canta nell’opera Le Streghe di Philipp Glass. Interpreta Sancio Panza nell’opera Don Chisciotte di Paisiello al festival della valle d’itria e successivamente a Spoleto Orfeo vedovo di Savinio, il Maestro di cappella di Cimarosa al Teatro Massimo di Palermo. È Figaro nelle Nozze di Figaro al Teatro Cilea di Reggio Calabria, Requiem di Faurè al Teatro Massimo Bellini di Catania, Superfluminia di Sciarrino al Teatro Massimo di Palermo.

 

Altri ruoli: Inconvenienze teatrali, Shaunard e Marcello ne La Bohème, Papageno in Die Zauberflöte, Don Alfonso in Cosi fan tutte, Albert in Werther, Danilo ne La Vedova Allegra, Ben nel Il telefono di Menotti, Robinson in Robinson Crusoe di Carlo Boccadoro e il Nevrastenico ne La notte di un nevrastenico di Nino Rota. Ha cantato la parte del baritono solista nei Carmina Burana nei teatri: Bellini di Catania, il San Carlo a Napoli,il Massimo di Palermo, Manoel di Malta, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Opera Giocosa di Savona, Donizetti di Bergamo, La Verdi di Milano, Tuscia Opera Festival di Viterbo, Festival di Puccini Torre del Lago, Festival di Opera Barga, Luglio Musicale Trapanese e Taormina Festival, festival della valle Itria, Festival Spoleto .

 

Ha cantato Uberto nella Serva Padrona di G.B.Pergolesi  al Teatro Massimo di Palermo, Scharples della Madama Butterfly di G.Puccini  al Teatro Cilea di Reggio Calabria, Don Policrono nel Duello comico di G. Paisiello al Teatro Massimo di Palermo. 

 

 

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Traccia Audio https://we.tl/t-r20CuYiowj

 


 

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