Valeria Sessa affronta un tema immenso, quello delle donne, con pennello e colori, proponendo una particolare ritrattistica per evidenziare la complessa problematica nelle molteplicità che questo argomento impone.
Munita di soli strumenti artistici, riesce a penetrare con acume di pittrice in un'analisi di introspezione profonda e in altri ambiti addirittura inusuali che sappiamo esistere nell'universo femminile, ma che non conosciamo, e che lei disvela con abilità artistiche.
In pratica, guardando i quadri di Valeria Sessa, prendiamo familiarità con la cultura rappresentativa della donna, assimiliamo un'immagine di quello che è metà della terra o forse più, il mondo di cui tanto parliamo ma che in tale proporzione ignoriamo.
In "Donne Libertà" assistiamo a una sequenza della figura intesa come donna i cui visi sono scelti come se fossero emblemi dell'iconografia femminile ma in chiave originale, non gli stereotipi che spesso la società dei consumi ci propone.
Valeria Sessa compie un'indagine e ce le presenta come se fosse una ricerca che ha nella pennellata, nell'accostamento dei colori, nei fondi a contrasto e nei soggetti scelti, la cifra espressiva di un quadro ma anche di una concezione civile. Sono visi che hanno un vissuto, un travaglio, una vita da raccontare.
Non c'è solo la rappresentazione in sé, la copia di un volto: c'è la narrazione di un'esistenza spesso fragile anche se battagliera e in lotta contro un mondo non confacente. Potremmo dire che ogni quadro è un capitolo di una storia di donne, vederli esposti nella mostra e come sfogliare pagine di cronaca del nostro tempo.
È qui che la pittura di Valeria Sessa si rivela interessante, proprio nel saper enucleare l'inconscio di una vicissitudine percepibile solo da un'artista che partecipa e vive le stesse emozioni.
Si dice comunemente (e anche erroneamente) che l'artista dipinge sempre se stesso anche quando fa i ritratti altrui, forse però in questo caso è pertinente dire che Valeria Sessa dipinge il suo patrimonio storico e sociologico, politico e culturale, la sua dimensione esistenziale e di concezione dell'universo nel quale volenti o nolenti siamo.
Una ricerca antropologica che va oltre i valori didascalici e affronta percorsi che vanno al limite del rappresentabile, ricomponendo quei tratti di colore e di forme in un unico discorso valutabile come opera d'arte.
- ‘Donne Libertà’, la mostra di Valeria Sessa alla Cantinella a Roma (Quaderni Radicali Tv)
Donne libertà
Valeria Sessa
La Cantinella
da venerdì 6 dicembre 2024
via Dei Cappellari 74
00186 Roma
Valeria Sessa biografia
Ha iniziato il suo impegno con la pittura, dopo la sua più che trentennale esperienza di farmacista, con un gruppo a Napoli sotto la guida del pittore Nando Pisacane. Successivamente, a Roma, ha frequentando l’atelier di artista, “corsi di pittura presso l'Accademia RUFA” tenuti dall'artista Maria Pina Bentivenga; corsi semestrali presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, in particolare Tecniche Pittoriche col Maestro Moreno Bondi; workshops di incisione, corsi di modellazione scultorea presso la scuola del Comune di Roma d’Arti Ornamentali San Giacomo e corsi online, per acquisire nuove tecniche. Sperimentazioni con l’argilla, la cera, il cemento, il filo di ferro.
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