In Lombardia, a Mantova, si svolgerà l’XI Biennale d’arte 2022, una manifestazione artistica di rilevante importanza che pone alcuni artisti di diversa generazione come a confronto sotto un titolo sibillino, Elisir, liquore di quell’essenze che ti donano la vita, il bene più prezioso che abbiamo, esistenza sulla terra, concetto sul quale parlerò in seguito.
Tra gli interessanti quadri spiccano per l’importanza del contenuto che esprimono due opere di Mario Nalli dedicate a un particolare tormento mentale che si soffre con l’assedio, quando ci si trova circondati da nemici e bisogna resistere il più possibile a lungo. Il dramma esistenziale di essere assediati forse non ha paragone con altre pene che l’uomo può accidentalmente trovare nella vita.
Mario Nalli in questo si è prodotto e ha voluto riedificare la sciagura umana in pittura, trasformando addirittura il suo stile pittorico, come a rimarcare la gravità di cosa ha dipinto: una massa enorme di colore che si lacera e si frantuma in diverse componenti cromatiche.
Non vediamo più il Mario Nalli che fluidifica la forma del colore in varie cinetiche pieghe sinuose dai riflessi accattivanti ma un nuovo personaggio che d’impeto trasforma la superficie in un conflitto di forme trascinato dal colore irruente e debordante che travolge la stessa tela che pare a malapena contenere, un dipinto a olio che ha una notevole forza dirompente.
Sono in tutto due quadri di grandi dimensioni (m 2x1,50) sul tema dell’assedio da cui prendono il nome: Assedio n1, Assedio n2.
(Assedio n1)
Così Mario Nalli ci narra il momento più struggente della vicenda umana e la propone con uno splendente olio prevalentemente blu e verde nell’Assedio n 1, l’altro, rosso su fondo viola, Assedio n 2.
È inutile dirlo, insieme impattano notevolmente e violentemente, proprio come potrebbe essere un tragico assedio, uno scenario terrificante che angoscia l’individuo sul quale Mari Nalli si identifica trasmettendolo con la pittura.
Sono due opere che profondono un dolore angoscioso pur nella sua efficace bellezza cromatica all’interno del Mam (Museo d’arte moderna dell’Alto Mantovano).
Per avere una conoscenza più esaustiva delle opere di Mario Nalli di seguito aggiungo il testo di Gianfranco Ferlisi estrapolato dalla presentazione della mostra “Anche Mario Nalli sembra realizzare, nelle sue recenti opere, una sorta di interrogazione ultimativa al processo tecnico e al linguaggio della pittura, una interrogazione che presuppone la necessità di fare chiarezza sul sentimento estetico. L’oggetto dipinto assume più connotati sotto l’incalzare di un colore, che si esalta nei vari strati di pittura ad olio, con pennellate ondivaghe e pulitissime. È l’individualità e l’intensità del colore dunque a diventare immagine tangibile, pur essendo racchiusa nell’aniconicità generata dalla folgorante dimensione cromatica.
L’accensione delle sue superfici (che sembra rimandare a quella ruah che alleggiava, in principio, sulla superfice della terra) si mostra in una fase matura. Il risultato finale, è la ri-caratterizzazione dello spazio della pittura, in cui si rivela una nuova dimensione, di forte impatto sensoriale, uno spazio intriso di materia e di luce, in grado di indirizzare gli occhi del riguardante verso un reale che assume nuovi valori visivi e fruitivi, evocativo dei concetti di respiro e di silenzio”.
(Assedio n2)
Due quadri visibili, come avevamo già detto, alla XI Biennale d’arte 2022 dal titolo Elisir con la cura di Gianfranco Ferlisi e Sophia Radici, esposti insieme alle opere dei seguenti artisti: Manuela Bedeschi, Tiziano Bellomi, Thomas Bentivoglio, Carlo Bonfà, Ivan Bossoni, Alice Cappelli, Auro e Celso Ceccobelli, Edvige Cecconi Meloni, Alessandro Cucchi, Matteo Gironi, Bruno Mangiaterra, Rocco Natale, Ermanno Poletti, Mareo Rodriguez e Giulia Santambrogio.
Elisir che, come dicono i curatori, è l’eterna giovinezza presa a riferimento per saldare anagraficamente tutti insieme gli artisti sopra citati che sono di differente età.
Elisir
XI Biennale d’arte 2022
dal 22 ottobre al 18 dicembre 2022
Mam
(Museo d’arte moderna dell’Alto Mantovano)
Mantova
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