Esposizione di venti opere alla Galleria “Preferiti” di Irem Incedayi, con la cura di Carla Mazzoni e Massimo Rossi e il testo critico in catalogo di Francesco Zero, intitolata “Oltre il Contemporaneo”.
Mostra che suggella il successo ottenuto alcuni mesi fa nei pressi di Roma per aver vinto un importante riconoscimento, il Premio Preferiti a Palazzo Rospigliosi, Museo del Giocattolo, Zagarolo (RM), nel 2018, la cui giuria era composta da: Serena Borghesani, Ennio Calabria, Carla Mazzoni, Ida Mitrano, Pino Purificato e Francesco Zero.
Nella selezione presentata in Galleria le opere sono prevalentemente a carattere geometrico astratto su un fondo informale, dove viene dato risalto all’aspetto cromatico dedito a impattare fortemente chi osserva il quadro.
Come tutti sanno nell’arte contemporanea la pittura aniconica è la caratterizzazione principale, la tendenza maggioritaria che Irem Incedayi non fa altro che alimentare con quello che è altrettanto uno dei presupposti fondamentali della concezione islamica in uso sin dagli albori di tale religione.
L’artista, splendida donna di origina turca ma romana di nascita, fa dei motivi di decoro arabeggianti una elaborazione attuale, contemporanea o meglio, come dice il titolo, oltre il contemporaneo, la personalizza introducendo una sua particolare interpretazione “sporcandola” , “appesantendola” o “frantumandola”, riducendola a pezzi con un espressionismo tipico occidentale.
Ne viene fuori una composizione estraniante ma di linguaggio molto originale ricavato dalla somma di decori arabeggianti, una sorta di astrattismo liberamente declinato dalle molteplici valenze. Nei suoi grandi quadri, Irem Incedayi, ripete lo stesso motivo decorativo in varie posizioni, ne sviluppa la composizione modulare sperimentandone le varie possibilità, stando attenta all’espressione del colore, sempre molto elaborato che in certi casi è vivace e potente.
Sto parlando di quello che è una parte della produzione di Irem Incedayi, in alcuni quadri l’elemento geometrico, come a sorpresa, può presentare sospesi nel vuoto, spezzoni figurativi. Chi la conosce bene sa che fa quadri figurativi e a soggetto architettonico, qualcosa è presente in Galleria, ma, come tutti i fervidi artisti pieni di idee, avrebbe bisogno di spazi illimitati per poter ammirare tutte le sue versatilità.
Per parlare in maniera esaustiva di Irem Incedayi ci vuole molto di più di quello che è visibile alla Galleria Preferiti, in quanto possiede una personalità che spazia oltre quello che ho tentato di dire sino ad adesso. Ma non c’è da preoccuparsi, Irem Incedayi sta in buone mani, per chi volesse sapere di più e molto meglio su di lei potrà leggere l’ottimo testo di Francesco Zero in distribuzione presso la Galleria, mentre per gli incontentabili che hanno esigenze estetiche difficili da soddisfare e voglia di tanta bellezza basta avere la fortuna d’incontrare Irem Incedayi, posso garantire che non c’è da restare delusi.
Insomma, un’artista da conoscere e che offre tanto da scoprire e fa della visita alla mostra in corso alla Galleria Preferiti un’occasione da non perdere.
Irem Incedayi - Oltre il Contemporaneo
A cura di Carla Mazzoni, Massimo Rossi e Francesco Zero
Galleria Preferiti
Dal 3 aprile al 16 aprile 2019
Via Giacinto Mompiani, 18 – Roma
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