Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

22/11/24 ore

The Invisibility of plants di Meital Katz-Minerbo


  • Giovanni Lauricella

Alla galleria The Gallery Apart, Meital Katz-Minerbo, artista israeliana di stanza a Tel Aviv, espone per la seconda volta con opere dense di significato filosofico.

 

The Invisibility of plants, da quello che si deduce dal nome della mostra, l'invisibilità delle piante, è un capzioso di una esplicita analisi di quello che sono i generi nelle relazioni umane e la loro influenza nel  pianeta.

 

Scava con l’indagine artistica in quelle che sono le dinamiche dell’uomo, ipotetico individuo definito ironicamente Cactus Man, per farci capire una serie di contraddizioni che sono il senso delle opere in mostra, esposizione che si mantiene su un carattere apparentemente giocoso ma che ha un senso amaro e drammatico.

 

Oggetti che altro non rappresentano che la quotidianità di ciascuno di noi anche se l’analisi parte da quello che è l’uomo israeliano, ovviamente; origine territoriale da dove sono state metabolizzate da Meital Katz-Minerbo in opere artistiche.

 

Oggetti personali in un ipotetico luogo domestico sono assemblati riprodotti ed esposti sino a formare una sala da pranzo, una camera da letto e un seminterrato. “Il gruppo di oggetti può essere facilmente messo in una valigia per essere trasportato dalla residenza attuale alla successiva dove verrà nuovamente visualizzato, mantenendo sempre lo stesso senso di familiarità. Non è la tradizionale casa sedentaria. Katz-Minerbo presenta una casa in perenne movimento, un'idea nomade di una casa che appartiene a un soggetto nomade”.

 

L’habitat di Cactus Man ci richiama a domande etiche, vuole interrogarci sulla contemporaneità troppo asfissiata e svilita se non distrutta dall’antropocentrismo, una concezione sbagliata e foriera di disastri, una causa del danno che ormai non può più continuare.

 

Oggetti, futilità che sono mera testimonianza, nulla da salvare dal recupero dal vascello in fondo al mare come invece fece Damien Hirst nella sua personale a Venezia, qui, a Gallery Apart il vascello, il pianeta terra, affonda e tutto è morte, come se nessuno avrà niente da recuperare da questa società nefasta.

 

 Meital Katz-Minerbo intravede una speranza nell’ecocentrismo, come a trovarsi  collocata in quello che è Manifesta a Palermo dove gli artisti, come se fossero un movimento, tentano di porre un’alternativa alla fine del mondo perpetrata dal corso capitalistico, catastrofiche profezie che speriamo tardino a venire.

 


 

Meital Katz-Minerbo
The Invisibility of plants

20.06.2018 – 07.09.2018
The Gallery Apart, Via Francesco Negri 43, Roma

 

 


Aggiungi commento