Comete Come te è un bel libro di poesie di Franco Piol, bello perché alla bellezza poetica ha aggiunto, tra una poesia e l'altra, versi di autori vari come a dare più efficacia alle sue rime, con pure una serie di sue opere pittoriche e disegni piacevoli alla vista.
Ma non finisce qui, il libro gode della prefazione del grande poeta, Antonio Veneziani, uno tra gli autori della così detta scuola romana, che va da Pierpaolo Pasolini a Dario Bellezza, da Amelia Rosselli a Renzo Paris, poi anche saggista, traduttore e anche operatore culturale.
Nonostante il formato non esagerato, come contenuto, è un librone che solo un personaggio vulcanico come Franco Piol poteva fare.
Un autore che è alla sua ennesima pubblicazione di cui le ultime si sono avute a scadenza di un anno circa l'una dall'altra, insomma è difficile stargli dietro per quanto è impegnativo. Questa volta sono poesie dedicate all'amore, a quella particolare sensibilità che solo un poeta può avere, dove umili cose, personaggi o animali diventano tramiti di versi meravigliosi che solo l'amore in piacevoli sensazioni può trasformare, per le persone e per l’arte.
Ovviamente c'è l'amore per la donna o ipotetica donna amica o immaginata, fenomeno esistenziale che fa di ogni poesia che si sussegue nella lettura di Comete, Come te un insaziabile necessità di appagamento che pare sia il motore dei suoi versi e l'animo di Franco Piol.
Poesie tutte da leggere, che destano emozioni e interesse e ti fanno vedere quel “caleidoscopio della vita” come dice nella prefazione Antonio Veneziani. Di tutte Comete, Come te (pag. 63) e Queste mani (pag. 71) sono le punte più alte di un iceberg bello compatto dove tutte le altre poesie non sono da meno.
Una piccola nota, anche se dovrebbe essere un capitolo a se, sono le illustrazioni che altro non sono che opere dell'autore Franco Piol, eseguite in tecnica mista: varie matite, carboncino come in Fanciullino, inchiostri, penna a biro, come anche pittura a olio in Omaggio a Cezanne o anche collage come in Urlo e Maschera.
Edito dalla casa editrice “Edizioni Croce” che nella figura di Fabio Croce non solo ha l'editore ma anche l'attivista battagliero di una rivalsa che combatte insieme alle piccole case editrici nei confronti della grande distribuzione.
Prossimamente, domenica 24 settembre alle ore 18, si esibirà al Teatro di Documenti nel quartiere romano di Testaccio, via Nicola Zabaglia 42, in La passione per i libri, i paradossi dell'editoria italiana, lavoro teatrale scritto dallo stesso Fabio Croce di cui l'articolo Emergenza piccola editoria, pubblicato in queste pagine è l'anticipazione.
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