I Rintocchi Della Marangona, di Alberta Basaglia e Giulietta Raccanelli (Ed. Baldini + Castoldi), tra gli aspiranti candidati al Premio Pavoncella, è un libro per ragazzi che parla non solo di Venezia, ma fa riflettere su diversi problemi del passato e del presente, proponendo svariati temi. Senza dubbio è anche un invito a preservare questa bellissima e particolare città italiana e il suo prestigioso patrimonio artistico e culturale.
Un libro senz’altro originale che, con la strategia del “buco temporale”, mette a confronto epoche lontane e diverse tra loro, con rispettivi pregi e difetti e che pertanto stimola riflessioni. Sarebbe consigliabile chela lettura del testo avvenisse sotto la guida di genitori o insegnanti che potrebbero trovare utili spunti educativi.
Ecco come viene descritto il libro nel risvolto di copertina: “Venezia-Su uno dei ponti che collegano sestriere a sestriere due ragazzine adolescenti si incontrato: hanno entrambe un appuntamento da rispettare, sono di corsa, eppure l’incontro diventa subito un’occasione per essere curiosa l’una dell’altra, per scambiarsi opinioni, per sapere chi sono. Eppure c’è qualcosa che le rende molto particolari. Sì perché Mirtilla e Sara appartengono a due “tempi” diversi: Sara è nostra contemporanea, Mirtilla viene dalla seconda metà del Cinquecento ed è arrivata nella Venezia contemporanea attraverso un “buco” temporale.
Il colloquio è fitto: si parla di medicina, di relatività, di autorità, di uomini grandi e di uomini piccoli, si parla anche di moda (cosa sono quegli zoccoletti che porta Mirtilla?), di cibo e naturalmente del futuro della città (non sa forse Mirtilla che stanno chiudendo la Laguna? Eccome se lo sa… nel Cinquecento era stato ventilato un progetto di opera in muratura per chiudere la città dentro un salvifico giro di mura). E che cos’è quell’enciclopedia “so tutto io” in cui Sara si specchia continuamente per avere informazioni.
Ma Sara deve andarsene, perché c’è qualcuno di là, che è molto malato, e deve occuparsene: Mirtilla si procura una scatola di antibiotici (ma potrà passare quella scatola la barriera del tempo?). Ai rintocchi della mezzanotte della campana di San Marco – la Marangona - si dovranno salutare (e sanno che appartengono alla stessa città ma a mondi diversi), e sono tanto impazienti di rincontrarsi quanto rassegnate a perdersi per sempre. Che cosa riserva il destino alla loro amicizia?”.
Alberta Basaglia, psicologa, è responsabile del “Servizio partecipazione giovanile e Cultura di pace del Comune di Venezia”, dove dal 1980 ha guidato il Centro donna e il Centro antiviolenza. Ha una lunga esperienza di lavoro sulle tematiche legate al contrasto della violenza di genere e di tutte le discriminazioni. Con Feltrinelli ha pubblicato Le nuvole di Picasso (con Giulietta Raccanelli-2014).
Giulietta Raccanelli, giornalista, si occupa di cultura, attualità ed educazione alla scrittura. Ha coordinato nel suo sviluppo un progetto di giornalismo nelle scuole, voluto dal Comune di Venezia e dal Gazzettino di Venezia, che per più di dieci anni ha ospitato nelle sue pagine gli articoli scritti da ragazzi e ragazze. Ha curato una serie di pubblicazioni del comune di Venezia, per il Centro Donna, il Centro Pace e l’assessorato alle Politiche giovanili, per quest’ultimo anche con progetti dedicati all’educazione alla scrittura, rivolti a studenti dei licei veneziani. Con il laboratorio di scrittura creativa Perle Parole, ha collaborato al Corso di formazione per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere del Progetto Europeo “Speak out! EmpoweringMigrant, Refugee and Ethnic Minority Women against Gender Violencein Europe!” del Programma Daphne III, progetto che coinvolge quattro paesi europei e diversi partner. Con Alberta Basaglia ha scritto Le nuvole di Picasso, Feltrinelli 2014.
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