Obblio o verità (?) è l’ultimo romanzo di Marilù Manzini, eclettica artista e scrittrice sempre più presente nel panorama degli autori di giovane generazione. Per la sua mole niente affatto poderosa - si tratta di un testo leggibile tutto d’un fiato in una serata – e lo si può ben iscrivere tra le opere del minimalismo nostrano, ossia moderato.
Nella Milano dei primi anni del nuovo Millenium, Andrea, giovane cantautore meneghino già affermato, e soprattutto, "Batman ipersessuato", come ama definirsi, trascorre le notti nei locali come il Plastic. È alla ricerca di una dimensione decisamente assoluta di vivere che, secondo le tendenze del momento, non può che sperimentare nei tre piaceri che il mondo degli alternativi milanesi, - con una vaga e travisata placcatura ideologica di sinistra - , può offrirgli: sesso, droga e successo.
Un trinomio edonistico del paradiso giovanile libertario della Nuova Era, con tutti i suoi nessi e connessi nichilistici, che lo conduce a sperimentare nel campo dei sensi tutto il possibile, per poi poter dire che se “ Una cosa giusta l'ho fatta in questa vita, è stato sbagliare”. Tale ossimoro esistenziale però Andrea, (“ cercatore di pepite d’oro. Un archeologo. Un abilissimo falsario del cantautorato italiano”), non lo sperimenta da solo ma con la giovanissima Marghe, la Ciliegia caduta sulla torta della sua apparentemente fortunata e ricca vita.
Dolce, sensuale e saporosa, Marghe, alias Ciliegia, diventa la musa ispiratrice di una climax ascendente di piaceri folli, esagerati, spasmodici, e di tecniche ginnico-erotiche che farebbero scolorire di vergogna un De Sade e che farebbero volare i porci non più con le desuete ali ma con reattori nucleari di ultima generazione. Un patto di convivenza di Andrea con Marghe di un mese sarà il tempo sufficiente, grazie anche al fanciullesco, ma reso ardito gioco di Obbligo o verità, perché questo giovane Sardanapalo e la sua Ciliegina possano “mostrar ciò che in camera si puote”, direbbe Dante.
Tuttavia tra sperimentazioni erotiche estreme, bidimensionali e tridimensionali, che portano il protagonista persino a dire che “L’amore è solo una cosa a tre senza più buchi da riempire” si scopre, ahimè, che c’è il rischio del romantico sentimento, che, in quanto tale, non potrà che essere unilaterale o impossibile da realizzare.
La vicenda si colora così di altri elementi che feriscono ma nello stesso tempo umanizzano il personaggio: l’HIV che gli minaccia la vita, l’amore non più ricambiato da Marghe, che ha trovato la sua anima gemella in un’altra donna, gli affetti familiari del fratello Vincenzo e dei genitori.
Sarà proprio il padre medico a confortare Andrea della possibile cura per il suo pernicioso male: un antidoto che solo pochi uomini di successo possono avere. E’ chiaro a questo punto lo sprono paterno per rilanciare il figlio verso il traguardo di quanto aveva da sempre sperato: uguagliare i grandi come Vasco Rossi con un concertone nello stadio di San Siro e laddove muore una stella farne nascere una nuova.
Sulla scia di testi di autori minimalisti come Raymond Carver o Amy Hempel, a cui da sempre l’autrice s’ispira, e con David Foster Wallace di Infinite Jest per la ricerca della droga assoluta, l’opera di Marilù Manzini si caratterizza per una struttura semplice e un realismo di stile costituito da frasi brevi e capitoli culminanti con sapienti slogan che sintetizzano in modo assai concentrato il succo di ogni scoperta.
Musiche originali: Francesco "Frank" Morettini www.casamusica.it
Cover cantate da: Y-noT (Tony Bartolotta) - Vanessa Lind - Francesco Morettini
Post produzione del suono - DGMedia di Claudio Marani
l'Amico Nicola --- Samuele Zappavigna
Il Fratello Vincenzo-- Francesco Nicolai
Il Padre --Pino Amemndola
il produttore Willy --Andrea Rusik
l'amico di sesso --Claudio Marani
il Trans un Amico
Biografia / MARILU’ S.MANZINI
Marilù S. Manzini è nata a Modena il 27 Marzo 1978 ora vive e lavora a Milano.
Nel 2001 ha pubblicato il primo romanzo dal titolo “BAMBOLA DI CERA” edizioni Pontegobbo, Piacenza.
Nel 2004 ha pubblicato il suo secondo romanzo dal titolo “IO NON CHIEDO PERMESSO” edizioni Salani (gruppo Longanesi), utilizzando per la prima volta lo pseudonimo Marilù S. Manzini.
Nel 2005 ha presentato una trasmissione radiofonica notturna chiamata “VIVA LA NOTTE” per l’emittente modenese Modena Radio City ed ha tenuto una rubrica dal titolo “IO NON CHIEDO PERMESSO” sul settimanale modenese “VIVO”.
Nello stesso anno ha partecipato ad una mostra collettiva per la “GALLERIA DEL BARCON” a Milano ed ha partecipato ad una sua personale, organizzata dal pittore Ezio Cella, al GLOBE di Milano.
Nel 2006 ha pubblicato il suo terzo romanzo dal titolo “ Il QUADERNO NERO DELL’AMORE” edizioni Rizzoli.
Sempre nel 2006 ha pubblicato un racconto nell’antologia “MAI DIRE MAI AD UN MARTINI DRY” edito da Aliberti, antologia a cui hanno partecipato tra gli altri: Valerio Massimo Manfredi, A.G. Pinketts, Giuseppe Pederiali, Leo Turrini e Roberto Barbolini.
Ancora nel 2006 ha curato lo stylist per un gruppo musicale emergente, dal nome “F4”, per conto della casa di produzione Blu Velvet Recording e Pecunia Entertainment.
A partire dal 2006 e fino al 2009 ha curato la rubrica “Oroscopo” di Style (magazine del Corriere della Sera) ed ha scritto articoli per “A”, “Max” e “Ryders”.
Nel 2008 ha pubblicato il suo quarto romanzo “SE SIAMO ANCORA VIVI” edizioni Rizzoli.
Naturalmente in questi anni ha continuato a dipingere provando sempre nuove tecniche e nuovi mezzi espressivi; inoltre ha iniziato anche a fotografare e realizzare installazioni e sculture, anche in questo caso utilizzando i più svariati materiali.
Nel 2008 ha partecipato ad una sua personale presso lo spazio espositivo IL MODULO a Modena.
Nel 2009 ha partecipato ad un concorso fotografico organizzato dall’ Università della Calabria dal titolo “Il giorno della Shoah” e la fotografia che ha presentato si trova attualmente in permanente presso il Museo Ebraico Ferramonti di Tarsia di Cosenza.
Nel 2010 ha partecipato ad una collettiva della FONDAZIONE D’ARS a Milano.
Nel 2011, sempre presso la FONDAZIONE D’ARS, ha partecipato ad una collettiva a Mantova incentrato sulla figura di Chopin.
Nel 2013 apre la sua prima mostra personale alla Fondazione Stelline
Dal 2014 al 2018, si sono tenute numerose mostre personali presso l'antico oratorio della Passione di Sant'Ambrogio a Milano
Nel marzo 2018, ha preso parte alla Mia Photo Fair di Milano, rappresentata dalla concessionaria d'arte Paola Colombari di Milano.
Nell'ottobre 2018 è uscito il suo quinto romanzo “ la cura della vergogna”, edito da Bietti, Milano.
A giugno 2018 sono iniziate le riprese di The Black Notebook of Love, il suo primo film da regista, negli studi di Cinecittà a Roma.
Durante il mese di ottobre 2019, ha avuto luogo la sua prima mostra personale negli Stati Uniti, presso la Malinverno Art Gallery presso la Unix Gallery, situata nel cuore del quartiere delle belle arti del Chelsea a New York. La mostra è durata due mesi fino alla fine di novembre.
Sempre nel 2019, a dicembre, partecipa a Spectrum Miami, una fiera d'arte coordinata con Art Basel Miami.
Nel 2019 partecipa con la Galleria Paola Colombari a MIA PHOTO FAIR a Milano
Marilù S. Manzini
OBBLIGO O VERITA' (?)
distribuito daEuropictures
in uscitail 27 luglio su Storytel e Streetlib.
Tracce audio in anteprima
NCmedia - Ufficio Stampa
Marco Giovannone
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Nicola Conticello
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