Il PAN - acronimo di Planet Art Network - Rete d'Arte Planetaria, Movimento Mondiale di Pace per il Calendario delle 13 Lune, organizza per il giorno 25 Luglio 2012 la Giornata Mondiale della meditazione di Pace del Ponte Arcobaleno.
Questa meditazione globale sarà sincronizzata e si terrà in varie nazioni nel mondo e in varie città d’Italia, tra cui Roma, Bologna, Milano, Napoli, Vicenza, Rovigo, Sassari, Trieste, Cisternino in Val d'Itria, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Saranno inoltre organizzati festival ed eventi per festeggiare il giorno del 25 luglio, Giorno Fuori dal Tempo, nonché Capodanno secondo il Calendario Maya.
L'elenco completo dei Festival è disponibile sul sito www.13lune.it e al momento il coordinamento del PAN Italia fornisce informazioni relative ai Festival di Bergamo, Grondona (AL), Bologna, Pesaro, Urbino, Valle d'Atri (Puglia), Assisi, Canton Ticino, Napoli, Bari, Alessandria. Scopo della Meditazione del Ponte Arcobaleno è generare un'onda telepatica di amore che ci colleghi tra noi, con il centro della Terra e con gli alternatori dell'arcobaleno bipolare che mantengono l'equilibrio dei campi magnetici del pianeta.
Poichè sarà una meditazione che si terrà nel corso della giornata in tutto il mondo, si creerà una matrice che fornirà un campo protettivo di vibrazioni mentali autenticamente positive che concorreranno a mantenere il campo risonante terrestre in uno stato di Armonia e Pace. Con questa pratica si purificano le energie dentro se stessi e quindi in tutto il pianeta, permettendo la percezione di essere una sola cosa con la Terra, un unico campo mentale.
Questo programma è stato originariamente promosso dalla Comunità di anziani Maya Quiche di Copalaa (Guatemala) ed è ora coordinato dal Movimento di Pace per l'Adozione del Calendario delle 13 Lune. “Sono cerimonie - spiega Antonio Giacchetti, coordinatore italiano nonché traduttore del celebre "Il Fattore Maya" di Josè Arguelles- che comprendono lo scioglimento di quei nodi che fino ad ora hanno bloccato l'energia degli umani, separandola da quella della Terra e dai Cicli Naturali”.
Misurare il tempo per il popolo Maya voleva dire alzare gli occhi al cielo per osservare le fasi lunari, i movimenti delle stelle e dei pianeti, gli equinozi, le eclissi. I fenomeni naturali, la loro registrazione ed elaborazione, permisero loro di mettere a punto lo "Tzolkin" il calendario sacro, tutt'oggi il sistema più accurato ed omnicomprensivo mai realizzato.
Questo modo di misurare il tempo integra i cicli della terra con quelli della luna e del sole, in modo armonioso. “Vi sono due diversi cicli lunari – continua Giacchetti - il sinodico che intercorre tra una luna piena e l'altra, ed il siderale che misura il tempo impiegato dalla luna a ritornare nello stesso punto nel cielo. Il numero intero medio fra questi due cicli è 28. 28 giorni è la durata media del ciclo mestruale femminile, del bioritmo fisico e delle maree. 28 ha perciò assunto un significato simbolico di numero lunare, e corrisponde all'aspetto femminile del tempo. Dividendo l'anno solare per il ciclo di 28 giorni si ottengono 13 lune, più un Giorno Fuori dal Tempo che si celebra nell'ultimo giorno dell'anno Maya, e che appunto corrisponde al 25 luglio del calendario Gregoriano”.
Questa giornata fuori dal tempo, è diventata simbolo di revisione di quanto è stato fatto, di celebrazione della vita e dell'esistenza ed è divenuto festività civile in diverse nazioni come il Brasile ed il Giappone. Il calendario delle 13 lune dei Maya, è un metodo semplice e naturale che sincronizza terra, sole e luna, e si distingue per la sua facilità e naturalezza da quello Gregoriano formato da mesi irregolari e diseguali nel quale si segue un tempo lineare.
Questo si riflette nei nostri automatismi. Usando un calendario artificiale e diseguale, come quello gregoriano, si produce un modo di vivere altrettanto irregolare, artificiale ed irrazionale. Così facendo si coltiva l'illusione di essere separati e di essere soli nell'universo, mentre esso è un multiforme ed unico evento energetico, un unico processo cosmico e olistico dove tutto viene trasmesso proprio come si trasmettono i fotoni. Gli anziani Maya Quiche di Copalaa ci ricordano così che bisogna unire tutti i gruppi spirituali in modo che dal solstizio d'inverno del 2012 potremo rendere il tempo nuovamente circolare, sacro ed inaugurale.
Così la cultura meccanicistica e tecnologica che ha prodotto la crisi globale attuale sarà sostituita da una nuova cultura in grado di produrre un lungo periodo di pace ed armonia. Una cultura alle cui fondamenta non ci sarà più il motto de “ il tempo è denaro” bensì “il tempo è arte”.
Claudia Del Vento
Per informazioni sui luoghi di meditazione: www.13lune.it oppure email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per approfondimenti il libro: "Il Fattore Maya" di Josè Arguelles, tradotto in italiano da Antonio Giacchetti, Wip Edizioni.
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