Nella magica scenografia della Tenuta “La Picola” a Furore sulla Costiera amalfitana, serata vivace e intensa sabato 10 agosto per la presentazione del libro “Primi piani” di Raffaele Ferraioli, sindaco di Furore, a cui hanno partecipato, oltre all’autore, la giornalista Sara Cerrato e Geppi Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale. Ha letto brani del testo Margi De Rosa.
È stata Sara Cerrato che ha introdotto e moderato l’incontro, che ha visto una significativa partecipazione di pubblico. Il volume raccoglie una serie di articoli pubblicati addirittura quarant’anni fa su un giornale napoletano, ma, come ha sottolineato la stessa Cerrato, hanno mantenuto intatto la qualità della scrittura ma soprattutto la forte carica di denuncia per i problemi che venivano sollevati e che sono rimasti tali per la Costa d’Amalfi e per il suo entroterra.
“Ovviamente – ha ribadito la giornalista – la descrizione dei luoghi (Amalfi, Positano, Ravello, Praiano, Conca dei Marini e la stessa cittadina di Furore, per citarne alcuni) ha un sapore suggestivo e fornisce al lettore un panorama emozionante e ricco di particolari che fanno di questa costa una delle più belle del mondo”.
Accanto ai paesaggi suggestivi che vi sono descritti, emerge anche l’insieme delle contraddizioni e delle inadeguatezze che hanno accompagnato per molti decenni le insufficienti iniziative amministrative che dovevano assicurare uno sviluppo omogeneo a luoghi che naturalmente si presentavano e si presentano di rara bellezza.
“Il nucleo centrale delle considerazioni che il libro suscita muove intorno al difettoso e infelice rapporto tra costa e entroterra – ha detto Rippa -. Ora se è vero che problemi di questa natura sono ben presenti anche in altre realtà del territorio nazionale (si pensi alla Liguria, alla Romagna) non si può non sottolineare che nella Costiera amalfitana hanno costituito anomalie che finiscono per non giovare sia ai paesi costieri che quelli dell’entroterra”.
È intrigante raccogliere la sfida di Ferraioli ha ancora detto il direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale. “… I problemi di viabilità sono i più clamorosi di questa realtà discontinua … eppure proprio una realtà come Furore costituisce una grande riserva di paesaggio se si considera che, una costa divenuta densamente urbanizzata, sta rischiando di diventare qualcosa di decisamente diverso dal paesaggio. Fuori dalle mode del momento emerge che i paesaggi rurali, le ricchezze e le risorse agro-silvo-pastorali, i saperi ambientali legati alle realtà dell’entroterra costituiscono una risorsa fondamentale per uscire dalla crisi e per rifornire una offerta complessiva di turismo che proprio nell’integrazione tra le due realtà può dare nuove risorse e scongiurare abbandoni che danneggerebbero tutti…”.
“… La tendenza all’autarchia culturale, progettuale e decisionale contraddistingue l’atteggiamento ricorrente sia dei cittadini che dei pubblici amministratori – ha ribadito in conclusione l’autore e sindaco Ferraioli -. Langue il confronto, latita il dialogo, trionfa il settarismo, muore la speranza in un futuro migliore. … Il risultato è sotto gli occhi di tutti: i problemi sollevati ben quarant’anni fa negli articoli selezionati in questa pubblicazione sono rimasti, tutti o quasi, irrisolti… Ma io resto ottimista e non perdo l’antico vizio di guardare al futuro problematizzando e disegnando gli scenari, e cercando tutte le prospettive possibili e le opportunità da perseguire…”.
E prima della degustazione di Identità Golose della Terra Furoris, Margi De Rosa che ha letto alcuni brani del libro ha scherzosamente sottolineato: “… è scritto molto bene perciò provoca qualche invidia …”.
- Audiovideo presentazione (da Quaderni Radicali TV)
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