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27/11/24 ore

POESÌ di Rino Mele. Il trionfo del tempo



Nel marzo del 2000 pubblicai Il sonno e le vigilie con le edizioni Sottotraccia. Una delle poesie del testo è questo Trionfo del tempo che ripropongo in questo nostro presente stato di sospensione che ci tiene in ostaggio.                 

 

 

 

 

 

RINO MELE

 

 

 

Il trionfo del tempo

 

I passeri hanno nelle zampe la ruggine

il becco nella neve, volano sui davanzali

per l'affanno del freddo, chiedono il grano

alle massaie. Com'è la vita nostra

ad essi uguale, alla giostra degli uccelli

che la morte sverna sui rami

neri di pioggia, e i sentieri sono torrenti

sonori di foglie bianche

di calce come il sole fermo quando chiude

il bosco e dentro il cupo di quel verde

i bambini si perdono, girano

intorno al lupo che li chiama per nome,

volano su piccoli aeroplani rossi,

rotolano sul prato, cercano

sui fogli di un grosso atlante il fiume

mai incontrato, la montagna

che cammina, la luna che fa da scala

alla vecchina, spola e non spola, il fuso

s'addolora, torce la lana, la pecora

s'allontana, la porta in braccio il re,

il macellaio ne ha tre, col grembiule

di tela, la uccide quando è sera.

Questa notte il sole strazia

la strada che dà nel burrone, diventa

fuoco e gelo all'ospedale, il pozzo

dove mia madre grida e non ha pace.

 

 

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Rino Mele (Premio Viareggio Poesia 2016, terna finale con “Un grano di morfina per Freud", ed. Manni) scrive, il venerdì e il martedì, su “Agenzia Radicale”. Dal 2009 dirige la Fondazione di Poesia e Storia. Il nome della rubrica è “Poesì”, come nel primo canto del “Purgatorio” Dante chiama la poesia.

 

 

 

 

 

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