15/11/24 ore

Alcarràs, di Carla Simón. Orso d’Oro al Festival di Berlino


  • Giovanna D'Arbitrio

Vincitore dell'Orso d'oro al Festival di Berlino 2022,Alcarràs - L'ultimo raccolto, di Carla Simón, è il primo film in lingua catalana ad ottenere tale premio.

 

Ambientato ad Alcarràs, in Catalogna, il film affronta il tema della crisi dell’agricoltura attraverso la storia della famiglia Solé che da generazioni coltiva un frutteto per i ricchi Pinyol: in effetti durante la guerra civile essi permisero ai Solè di nascondersi, purché coltivassero in cambio il loro frutteto.

 

Quando il nuovo erede Pinyol decide di vendere il terreno a un'azienda per installarvi pannelli solari, i Solè ovviamente si oppongono poiché perderebbero la propria casa e il frutteto, la loro unica attività.

 

Un bel film che rivela esperienze personali della regista, ben interpretato da attori non professionisti. Colpiscono le coinvolgenti scene con i bambini della famiglia Solè e quelle che evidenziano le emozioni represse di Quimet, figlio di Rogelio, l'anziano pater familias responsabile della gestione del frutteto.

 

Carla Simón dopo il suo primo film Estate 1993, con Alcarràs consolida il suo interesse per natura e tradizioni del passato, in opposizione ai freddi diktat del presente. Nata in Catalogna, con Estate 1993 ha vinto il premio come migliore opera prima sempre al Festival di Berlino.

 

"Gli esseri umani coltivano la terra in gruppi famigliari fin dal Neolitico – ha affermato la regista - Quello del contadino è il mestiere più antico di tutti i tempi. Ma la storia della famiglia Solé ha luogo in un momento in cui l'agricoltura tradizionale non è più sostenibile. Alcarràs è un omaggio alla resilienza delle ultime famiglie di contadini, ancorate alle antiche tradizioni e sempre più marginalizzate (…). Alcarràs è un piccolo paese dove la mia famiglia coltiva le pesche. Quando mio nonno è morto qualche anno fa, i miei zii hanno ereditato la terra e la sua cura. Il dolore per la perdita di mio nonno mi ha spinta a dare valore alla sua eredità e agli alberi che coltivava, consapevole che un giorno avrebbero potuto sparire. 

 

È così che è nata l'idea del film: una famiglia di contadini - i Solé - sta per perdere la sua coltivazione di peschi che il proprietario del terreno vuole sostituire con pannelli solari (…)Ho scelto di lavorare con attori non professionisti della zona di Alcarràs per conservare un legame profondo con la terra e con la sua lingua. Perché diventassero una vera famiglia, gli attori hanno passato molto tempo insieme, improvvisando per costruire le loro relazioni. Ancora oggi, ad un anno di distanza dalle riprese, continuano a chiamarsi con i nomi del film, sentendo che tutti loro hanno due famiglie: quella reale e quella degli Alcarràs ".

 

Un buon film interpretato validamente da attori non professionisti, come Jordi Pujol Dolcet, Anna Otin, Xènia Roset, Albert Bosch, Ainet Jounou, Josep Abad, Montse Oró, Carles Cabós, Berta Pipó. Notevoli sceneggiatura di Arnau Vilaró e Carla Simón, fotografia di Daniela Cajías, musiche di Andrea Koc.

 

Ecco il trailer del film (da I Wonder Pictures)

 

 


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