Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

24/11/24 ore

Stanlio&Olio, di Jon S. Baird. Un biopic nostalgico e toccante


  • Giovanna D'Arbitrio

Stanlio&Olio, di J.S. Baird, tratto dal libro “Laurel & Hardy - The British Tours”  di A.J. Marriot, è centrato prevalentemente sugli ultimi anni di carriera dei due famosi comici, durante il tour nelle isole britanniche del 1953.

 

La storia nel film inizia nel 1937, mentre la celebre coppia sta girando alcune scene di I Fanciulli del West. Benché all’apice del successo i due attori sono in difficoltà economiche e pertanto Stan Laurel (Steve Coogan) litiga con il produttore Hal Roach (Danny Huston) per i loro scarsi compensi rispetto agli alti introiti da lui incassati. 

 

Quando Stan accetta un nuovo contratto con la 20th Century Fox, Oliver (John C. Reilly) non potrà seguirlo per problemi economici che non gli consentono di rompere un contratto individuale con Roach, decisione purtroppo mal interpretata dall’amico e causa di una lunga separazione. 

 

Dopo 16 anni ritroviamo i due attori invecchiati e in cattiva salute per abuso di alcolici: Stan è diabetico, Oliver iperteso e cardiopatico. Sempre al verde, divorziati e di nuovo sposati con due strambe donne, in attesa di girare un film comico su Robin Hood, accettano una tournée teatrale nelle isole britanniche. 

 

Dimenticati da tutti, alloggiati in hotel di terz’ordine e costretti a recitare in piccoli teatri, solo quando accettano l’idea dell’impresario Bernard Delfont (Rufus Jones) di farsi pubblicità partecipando a vari eventi, la loro popolarità rifiorisce con notevole aumento di pubblico ai loro spettacoli. 

 

Intanto la sfortuna sembra perseguitarli: il produttore Harold J. Miffin, cancella il film su Robin Hood, benché a Londra il loro successo sia in ascesa e  il prestigioso Lyceum Theatre registri il tutto esaurito. Come se non bastasse, purtroppo Oliver ha un grave attacco cardiaco, causato da litigi con Stan, per cui decide di abbandonare le scene, sollecitato dalla moglie (Shirley Henderson). A sorpresa, tuttavia, Oliver decide di riprendere il suo posto accanto a Stan, amico ritrovato, e di proseguire la tournée in Irlanda dove vengono accolti trionfalmente.

 

E così mentre scorrono sullo schermo immagini reali dell’epoca, a quelli della nostra generazione vengono in mente i loro film riproposti dalla televisione in bianco e nero negli anni ’50, quando esistevano solo due canali e a noi veniva consentito di vedere solo la Tv dei ragazzi.

 

Un biopic senz’altro nostalgico e toccante, un mix di toni drammatici e comici, di vita reale e di esilaranti gag, ma soprattutto la storia di due grandi attori-amici, magistralmente interpretati da Steve Coogan e John C. Reilly, ben diretti dal regista scozzese J. S. Baird e supportati dalla sceneggiatura di Jeff Pope. Notevoli anche fotografia (Laurie Rose) e musiche (Rolfe Kent).

 

Ecco l'ultima apparizione di Stanlio e Ollio nel programma televisivo This is your life (1955). (da Lorenzo Cav95)

 

 

 


Aggiungi commento