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24/11/24 ore

Ricomincio da me, di Peter Segal. Donne, tra carriera e famiglia


  • Giovanna D'Arbitrio

In Ricomincio da me, di Peter Segal, la bella cinquantenne JenniferLopez ritorna come protagonista e produttrice di una gradevole commedia centrata sulla condizione femminile. 

 

La pellicola in effetti racconta la storia della quarantenne Maya (J. Lopez) che da 15 anni lavora come commessa in un centro commercia del Queens. Dopo tanti anni di lavoro si aspetta una promozione per le buone competenze acquisite con l’esperienza, ma viene surclassata da un giovane collega laureato, poiché i suoi titoli di studio sono ritenuti inadeguati.

 

Donna intelligente e sensibile, Maya si sente profondamente ferita dalle decisione del suo capo che le fa pesare la sua età e la mancanza di un titolo di studio più avanzato, non acquisito per l’umile estrazione sociale.

 

Preoccupati per la sua crisi psicologica, gli amici provano ad aiutarla creando un falso profilo social dove risulta laureata in una delle migliori università del paese e competente in vari campi. Un’importante azienda nota il suo curriculum e l’assume. All'inizio Maya rimprovera gli amici per le falsità inventate, ma poi decide di cogliere l'occasione per dimostrare che le esperienze acquisite sul campo valgono quanto i titoli di studio.

 

Tra difficoltà e successi, bugie e colpi di scena, perde il suo compagno, Trey, (Milo Ventimiglia) e ritrova la figlia, Zoe, (Vanessa Hudgens) data in adozione a 16 anni. Alla fine preferisce dire la verità, lasciare il prestigioso posto in azienda con l’obiettivo di ripartire con maggiore fiducia in se stessa abbandonando le insicurezze e le paure del passato per rispettare la sua identità, con un nuovo lavoro autonomo, creato da lei stessa con spirito d’iniziativa, un lavoro che oltre tutto le consentirà di non rinunciare ad amore e famiglia.

 

Nonostante alcuni cliché, l’happy ending e lo stile leggero tipico della commedia brillante, il film stimola riflessioni e domande sulla condizione femminile e su altri temi di carattere socioculturale.

 

Ci si chiede infatti se le pari opportunità siano ancora una chimera, se le competenze acquisite con l’esperienza valgano meno di una laurea, se sia giusto che il diritto ad un livello più avanzato di studio nella realtà sia riservato solo alle classi più abbienti e dulcis in fundo… se a una donna di 40 anni, intelligente e competente sia da preferirsi a un uomo più giovane anche se meno esperto.

 

Il film alla fine lancia un messaggio incoraggiante alle donne con la frase “la sola cosa che ti blocca sei tu!“

 

Nella filmografia di P. Segal ricordiamo altre commedie di successo, come Terapia d'urto,50 volte il primo bacio, L'altra sporca ultima meta. Nel cast di questo filmi è riuscito ad unire note star e attori del piccolo schermomentrela sceneggiatura è stata affidata a J. ZackhamE. Goldsmith-Thomas, la  fotografia a U. Steiger, la colonna sonora a M. Andrews.

 

Ecco un’intervista a Jennifer Lopez.

 

 


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