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24/11/24 ore

Il Castello di Vetro, di Destin Daniel Cretton. Un biopic sulla giornalista Jeannette Walls


  • Giovanna D'Arbitrio

In questo periodo il cinema sembra preferire i biopic e in effettiIl Castello di VetrodiD. D. Crettonarriva dopoA private war, sulla reporter Marie Colvin, e Colette, sulla famosa scrittrice. Tratto dal libro di memorie The Glass Castle, della giornalista Jeannette Walls (Brie Larson), il film descrive la sua infanzia e adolescenza.

 

Colpisce davvero lo spettatore la sua stravagante famiglia, composta da due sorelle, Lori e Maureen, e un fratello, Brian, sempre in balia di genitori alquanto originali: suo padre, Rex Walls (Woody Larson), è un alcolista condizionato da abusi sessuali subiti da bambino, incapace di mettere radici in un luogo con lavoro stabile e fissa dimora; sua madre, Rose Mary (Naomi Watts), è una pittrice un po’ svampita. Costretta da Rex, la famiglia cambia varie residenze, spostandosi prima in California, poi a Battle Mountain in Nevada e infine a Welch in West Virginia.

 

Il film inizia con una scena in cui Mary Rose, intenta a dipingere, permette a Jeanette di cucinare, rischiando di vederla morire tra le fiamme: il primo di una serie di episodi su pericoli e disagi affrontati dai ragazzi a causa dei loro eccentrici genitori.

 

Comunque non tutto è negativo nella storia di una famiglia in cui amore e sogni non mancano. Benché alcolizzato e instabile a livello psichico, l’anticonformista e ribelle Rex è capace di regalare sogni e principi educativi ai suoi figli: vorrebbe costruire una casa con ampie vetrate, immersa nel verde, alimentata da energia solare, lontana dalle grandi affollate città in cui la gente conduce una vita materialistica, frenetica e senza senso, incita i figli ad aver coraggio e ad amare la libertà,li invita a rispettare la bellezza della Natura, insegna loro i nomi delle costellazioni e una sera simbolicamente regala ad ogni figlio una stella.

 

Jeannette ama ed ammira il padre ma allo stesso tempo lo ritiene un fallito, condizionato dalla dipendenza dall’alcol e quindi incapace di realizzare i suoi sogni e di assicurare un futuro ai figli. Reagisce allora contro di lui, stringendo un patto con le sorelle e il fratello per frequentare una scuola, studiare e poi cercare un lavoro a New York. Ci riuscirà, avrà successo e si legherà ad un uomo alquanto conformista e carrierista, tutto l’opposto di Rex. 

 

Alla fine comunque troverà la sua strada nella vita, proprio grazie alle libere scelte tanto amate dai genitori: perdonerà il padre per le difficoltà imposte ai figli, rivalutando l’amore e i sogni di un uomo particolare, a sua volta segnato da un’infanzia difficile .

 

Pur essendo interessante, il film appare un po’ lungo per la prolissa sceneggiatura di Destin Daniel Cretton, Andrew Lanham. Ottima invece appare l’interpretazione di Woody Harrelson nei panni di Rex, un personaggio ricco di contrasti, buona anche quella di Brie Larson nelle vesti di Jeannette. Notevoli fotografia (Brett Pawlak) emusiche (Joel P. West).

 

D.D. Cretton, regista, sceneggiatore, produttore ed editore, è nato a Maui, Hawaii. All'età di 19 anni si è trasferito a San Diego in California. Nel 2012 ha ottenuto l’Academy Nicholl Fellowship per il film, Short Term 12, in cui descrisse un centro per adolescenti a rischio.

 

 


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