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24/11/24 ore

Quello che so di lei, di Martin Provost. Donne a confronto



Dopo un film come Tortilla y cinema, Le ventre de Juliette, Seraphine, Où va la nuit, Violette, ancora una volta il regista Martin Provost ci presenta due figure femminili in SageFemme (Quello che so di lei).

 

La storia inizia con le immagini di Claire (Chaterine Frot), matura ostetrica, che nel reparto maternità di un ospedale aiuta diversi nascituri a veder la luce. La sua vita non è facile con un figlio ormai grande, Simon, che fa le sue scelte per il futuro e i tragici ricordi del passato, difficili da sopportare.

 

 Dopo molti anni ricompare Bèatrice (Chaterine Deneuve), la donna che ha diviso i suoi genitori e causato il suicidio di suo padre: è malata di cancro e le chiede aiuto.

 

Claire e Béatrice subito appaiono come due donne molto diverse tra loro: lo stesso Provost le ha paragonate alle esopiane “cicala e formica” dell’antica favola. L’una, benché malata, appare ancora vitale e desiderosa di godersi le gioie della vita fino alla fine, l’altra amorevole e sensibile nello svolgere il suo lavoro, ma triste e sola, priva di entusiasmo.

 

All’inizio è scontro tra loro ma poi, sopite le antiche discordie, avviene un miracoloso scambio affettivo ed energetico nel loro mondo tutto al femminile in cui gli uomini vengono “più raccontati” come personaggi di una storia di famiglia, attraverso diapositive con immagini del passato.

 

Magici sono gli incontri in campagna, lontano da Parigi, in una tranquilla campagna francese, fatta di piccoli orti da curare, dove la Senna scorre silenziosa e sembra partecipare alla vita e alla morte degli esseri umani: là furono sparse le ceneri di un uomo amato, sulle sue rive sboccerà l’amore tra Claire e il suo vicino Paul,  Simon e la sua ragazza annunceranno la nascita un figlio e infine sarà ancora là che Bèatrice concluderà la sua vita.

 

Un film dolce e ricco di sfumature nel racconto di affetti e sentimenti in cui non mancano improvvisi sprazzi di humour, un film in cui grazie a Catherine Deneuve e Catherine Frost, Claire e Bèatrice sembrano balzar fuori dallo schermo, come personaggi reali. Notevole la colonna sonora di Grégoire Hetzel.

 

Ecco un’intervista a regista e cast al Festival di Berlino

 

Giovanna D’Arbitrio

 

 


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