The Circle, film scritto e diretto dal regista JamesPonsoldt, tratto dall’omonimo romanzo di DaveEggers fa discutere sui pericoli delle nuove tecnologie, su social e violazioni della privacy.
La storia inizia quando Mae Holland (Emma Watson), di famiglia modesta, non può permettersi di curare suo padre affetto da sclerosi multipla. Accetta, quindi, un posto nell’azienda in cui lavora la sua amica Annie.
The Circle, azienda moderna che punta a unificare social media, email, servizi bancari e shopping online, è diretta da Eamon Bailey (Tom Hanks) e Patton Oswald (J. Boyega): una specie di grande campus popolato da migliaia di giovani che lavorano e passano il tempo libero insieme. Ad essi viene richiesta “massima trasparenza” su ogni dettaglio della loro vita privata.
Il film tratta un argomento molto attuale, anche se appare costantemente in bilico tra aspetti negativi e positivi delle nuove tecnologie, senza mai indicare quali potrebbero essere le soluzioni per evitare un uso scorretto della massiccia raccolta di dati su ogni essere umano ingoiati dai grandi data base: un tema che G. Orwell trattò nel suo profetico libro “1984”, riapparso anche in recenti film, come Snowden di Oliver Stone e in Il Quinto Potere di Bill Condon.
Lo stesso James Ponsoldt in un’intervista ha affermato: “Questo aspetto inquietante di un ristretto gruppo di persone in grado di tenere in pugno il futuro del digitale mi affascinava moltissimo. Spero davvero che la nostra democrazia non sia mai in pericolo ma in questa folle corsa all'innovazione e al potere, a questa isterica ambizione a ritagliarsi una fetta sempre più grande della torta del digitale i confini fra il legale e l'illegale si fanno sempre più sottili. I diritti delle persone sono e devono restare inviolabili anche se sì, mi sento di dire che la nostra privacy è in pericolo”.
Senza dubbio oggi un’imponente quantità di dati sono in bella mostra su social network, siti online di giornali, scuole, studi medici e quant’altro: tutto ormai viaggia su Internet e telecamere piazzate ovunque, cellulari e chips inseriti nei documenti controllano gli esseri umani.
Alla fine ci si chiede a cosa serva tutto ciò se finora criminali, terroristi, traffici illeciti non sono stati affatto annientati. Cui prodest? Questo è il dilemma. E il film purtroppo alla fine cerca di salvare capra e cavoli con una soluzione molto improbabile nella realtà.
Nel complesso un film discreto che comunque stimola discussioni. Dello stesso regista ricordiamo altri film, come Off Back, Smashed, The Spectacular Now, The End of the Tour.
Giovanna D’Arbitrio