Nonostante la crisi che la attanaglia, l'Italia vuole migliorare il suo approccio alle moderne tecnologie digitali come dimostra l'attuale politica di The Space. Il circuito di 359 sale nato nel 2009 dalla fusione di Warner Village Cinemas e Medusa ha scelto, come interlocutore unico, BT Italia (il fornitore principale del nostro paese di servizi per la comunicazione) per la gestione integrale dei propri servizi tecnologici.
“Il primo passo è consistito nel normalizzare il sistema di governo dell'infrastruttura tecnologica dell'azienda estendendo a tutti i multiplex un'unica soluzione”, afferma Diego De Renzi, responsabile dei sistemi informativi di The Space, “La scelta di un partner in grado di condividere la nostra visione strategica e stata fondamentale, specialmente in un settore, come il nostro in cui bisogna essere trasparenti agli occhi del cliente finale ma allo stesso tempo fungere da abilitatore dei business, da spina dorsale sulla quale far veicolare i servizi”(fonte MF).
La BT Italia ha proposto a The Space una nuova infrastrutturra di rete Multi Protocol Label Switching (una tecnologia per reti IP che permette di instradare flussi di traffico multiprotocollo tra nodo di origine e nodo di destinazione tramite l'utilizzo di identificativi tra coppie di router adiacenti e semplici operazioni sulle etichette stesse) che copre tutte le location del circuito cinematografico con un miglioramento dell'85% rispetto alla banda precedente prevedendo un avvicinamento delle sale alla rete.
Una politica condotta anche da uno dei più grandi portali cinematografici italiani come Mymovies che ha previsto il lancio di due nuove offerte quali MyMovies Live e MyMovies Wide.
“ Live funziona come una sala. Lo streaming del film inizia alle 21,30.” ha detto Gianluca Guzzo , l'ad di MyMovies, “ Sullo schermo del pc ogni utente vede chi altro è presente nella "sala, e può scambiare opinioni e commenti con gli altri spettatori. Spesso è anche presente il regista“ (fonte La Repubblica). L'offerta Live è disponibile con abbonamento mensile mentre per quella Wide, una pay-per-view, si può pagare anche via telefonino con un sms.
Si va dunque sfruttando un mercato che fino al 2016 crescerà con un tasso annuo del 39% con un valore di 3 miliardi di euro in Europa come leggiamo nello studio effettuato dal dottor Augusto Preta, direttore di ItMedia Consulting nel suo ultimo report intitolato The Internet Era of TV. It's a Multiscreen World in cui aggrega e analizza i dati relativi ai mercati dell'Europa Occidentale.
Un aumento vertiginoso che comporta la ricerca di nuove finestre distributive al di là della sala e del pc ossia portando la rete nella cara vecchia televisione.
La Cubovision di Telecom Italia ha infatti creato Anycast, un servizio per film e serie televisive che può essere usato anche con la tv ed ha stretto un accordo con la Rai, che vuole sfruttare a pieno questa nuova fascia di mercato, con cui disporrà di una nuova library di lungometraggi.