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15/11/24 ore

Mahony, quel cardinale scomodo al Conclave


  • Livio Rotondo

Il cardinale Roger Mahony, ex arcivescovo di Los Angeles, conosciuto dall’opinione pubblica americana per il suo coinvolgimento nella copertura di casi di pedofilia ad opera di alcuni sacerdoti negli anni 80, ora compare tra i rappresentanti del Conclave per la votazione del nuovo Papa.

 

Il 31 gennaio scorso Mahony era stato ufficialmente destituito dai propri incarichi pubblici dal suo successore Josè Gomez a causa della pubblicazione di materiale che lo vedevano direttamente coinvolto nell’insabbiamento di nomi e nella ‘mala gestione’ di casi di presunti abusi su dei bambini ad opera di 122 sacerdoti durante il periodo degli anni 80’.

 

Ma se il Washington Post scrive che Mahony “è fortunato a non essere in prigione”, il nuovo arcivescovo di Los Angeles (lo stesso che lo ha allontanato dagli incarichi pubblici), ha dichiarato che sia il cardinale Mahony che il suo ausiliare monsignor Thomas Curry, anche lui sottoposto a sanzioni, “rimangono vescovi in piena regola nell’arcidiocesi di Los Angeles e possono celebrare i sacramenti e svolgere attività pastorali”: morale della favola, Mahony viene invitato a Roma per eleggere il successore di Benedetto XVI.

 

Il mondo cattolico americano non ha nascosto la sua indignazione e attraverso l’organizzazione “Catholics United”, ha lanciato una petizione nazionale tra i fedeli, chiedendo di non far partire il cardinale per Roma, perchè "il cardinale Mahony aggraverebbe ulteriormente lo scandalo e la vergogna per la nostra Chiesa se partecipasse al Conclave”.

 

Anche in Italia la questione ha sollevato polemiche e Famiglia Cristiana ha lanciato un sondaggio online per chiedere agli utenti se secondo loro Mahony debba o no partecipare al Conclave.

 

Intanto il cardinale, pur nell’occhio del ciclone, sembra non voler rinunciare alla votazione del nuovo Papa e dal suo blog scrive di essersi sentito, negli ultimi giorni, "ripetutamente umiliato”.


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