“Dopo tre legislature con l’anticostituzionale legge elettorale detta porcellum, questa è la prima legislatura eletta con il rosatellum, una legge scritta sempre nel solco di ridurre le possibilità da parte dei cittadini di conoscere e di scegliere i propri rappresentanti, che continuano ad essere eletti da ristrette oligarchie di partiti e movimenti.
In questo quadro – hanno proseguito Maurizio Turco e Irene Testa, Segretario e Tesoriere del Partito Radicale -, la riduzione del numero dei parlamentari non può che ridurre ulteriormente la possibilità di rappresentanza, conoscenza e scelta. Se poi ci aggiungiamo anche la riduzione dell’indennità (nella parte che è legata al compenso dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di cassazione ed equiparate?) diventa accecante il fatto che siamo di fronte ad uno svilimento del Parlamento e della funzione parlamentare.
II progetto è chiaro: sprangare il Parlamento per farne un bivacco di manipoli, superare la democrazia rappresentativa e lasciare tutto in mano a oscuri esperti (tecnici è termine bandito).
Abbiamo quindi costituito il comitato referendario per il no al referendum sulla riduzione dei parlamentari per la transizione verso lo Stato di Diritto democratico federalista laico”.
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