Provare a immaginare le conseguenze che potranno avere sulle generazioni future le decisioni che prendiamo oggi. Questo l’obiettivo della Tre Giorni appena conclusasi del XIV Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, dal titolo “Scienza e non violenza, disobbedienza civile e ricerca per nuove libertà”, tenutosi dal 29 settembre al 1 ottobre presso il Molecular Biotechnology Center dell’Università degli Studi di Torino, alla presenza di più di quasi 300 congressisti registrati.
Contemporaneamente i Ministri del G7 si sono riuniti nella Reggia di Venaria per discutere a porte chiuse del futuro della scienza e delle innovazioni globali, e i cosiddetti antagonisti li contestavano dando vita a scene di guerriglia urbana. Proprio per uscire dallo scontro tra tecnologia e democrazia.
Il Congresso ha presentato proposte per mettere la scienza al servizio della democrazia, in un esercizio di responsabilità che andrebbe sempre compiuto da parte di chi si propone di governare. Tanti i temi posti sul tavolo, con l’avvicendarsi di più di 96 relatori – tra i quali Vladimiro Zagrebelsky, Elena Cattaneo, Mikel Mancisidor, Francisco Thoumi, Cesare Galli, Piergiorgio Strata, Giulio Cossu, Roberto Defez, Amedeo Santosuosso, Cesare Romano, Marilisa D'amico- e con la partecipazione di Carmen, la mamma di Dj Fabo (Fabiano Antoniani) e Valeria, la fidanzata, Valentina & Fabrizio e Maria Cristina & Armando, neogenitori grazie alle battaglie nei Tribunali condotte insieme ad Associazione Luca Coscioni contro gli assurdi divieti imposti dalla Legge 40 – coinvolti in un dibattito sulla libertà di ricerca scientifica in Italia che ha sviscerato in particolare il tema della scienza come diritto umano universale e inalienabile, seppur spesso negato, delineando azioni per affermarlo in tutto il mondo.
In Italia e non solo, troppe ideologie e fondamentalismi, troppi immobilismi politici, ostacolano l’avanzamento di ricerche che potrebbero portare concreti benefici per persone affette da malattie che oggi non lasciano speranza di vita. Gli ultimi mesi della XVII Legislatura potrebbero consentire l’adozione in Italia di norme strutturali per la libertà di scelta individuale, la ricerca scientifica e il diritto alla salute.
Dal Congresso è stato dunque lanciato un appello ai Parlamentari affinché le leggi sul Testamento Biologico, l’utilizzo degli embrioni sovrannumerari per la ricerca scientifica e la cannabis possano finire il proprio iter prima dello scioglimento delle Camere. Questo per evitare che venga perpetrata anche in questi casi una sorta di abiura della politica nei confronti della libertà di ricerca scientifica e di auto-determinazione, come di fatto continua ad avvenire nel caso della Legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza e della Legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita, leggi diverse ma ugualmente prese oggi d’attacco da ripetuti tentativi di sabotaggio.
“Il termine nonviolenza evoca innanzitutto il dialogo - ha dichiarato in apertura del Congresso Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni - il confronto che gli stessi scienziati devono essere disponibili ad affrontare, per smontare le barriere ideologiche che spesso vanno sotto il nome di principio di precauzione e che alimentano lo scontro tra soggetti che non si vogliono ascoltare. Ma naturalmente nonviolenza non è solo dialogo. In particolare, sui temi delle libertà civili, di fronte a una politica paralizzata, è la disobbedienza civile che ci può servire per creare nuove libertà”.
Il congresso ha evocato nonviolenza, disobbedienza civile e impegno di scienziati e pazienti come metodo per sbloccare la politica quando è affossata da giochi di potere e manipolazioni ideologiche, votando, alla fine della Tre Giorni, una mozione, contenente i punti chiave che caratterizzeranno l’impegno dell’Associazione Luca Coscioni nel corso del 2017-18, per indicare nel rafforzamento del diritto alla scienza un elemento fondamentale per l’affermazione dello Stato di Diritto e un antidoto alle derive anti-liberali che sempre più connotano le cosiddette democrazie sviluppate, ponendosi l’obiettivo, tra i tanti altri, di convocare la quinta riunione del Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica al Parlamento europeo dall’11 al 13 aprile 2018.
Dalla libertà di ricerca scientifica sulle cellule staminali a quella sulla modificazione del genoma, dall’eutanasia all’interruzione volontaria di gravidanza, dalla fecondazione medicalmente assistita all’uso terapeutico della cannabis, dal Nomenclatore tariffario degli Ausili e delle Protesi e i Livelli Essenziali di Assistenza ai temi della disabilità, delle malattie rare il rispetto delle regole europee sulla sperimentazione animale, dalla libera ricerca sulla sostanze psicotrope fino alla questione dei finanziamenti alla ricerca, l’Associazione Luca Coscioni ribadisce l’urgenza di un confronto pubblico laico, tenendo sempre al centro il peso della malattia e della speranza di cura che risiede in quella libertà di ricerca scientifica sempre più spesso soffocata da questioni che non riguardano la scienza. (fonte Associazione Luca Coscioni)
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