Il Presidente Moyo ha manifestato l’impegno a un dibattito finalizzato all’adozione di un atto di indirizzo parlamentare perché lo Zimbabwe passi da un voto contrario a un voto a favore sulla nuova Risoluzione pro moratoria in discussione il prossimo dicembre all’Assemblea Generale dell’ONU e la Presidente Madzongwa si è dichiarata personalmente contraria alla pena di morte.
Il Primo Ministro Morgan Tsvangirai, già leader del partito che è stato all’opposizione di Mugabe, il Movimento per il Cambiamento Democratico, ha confermato la sua disapprovazione nei confronti delle impiccagioni, che considera un “retaggio dell’era coloniale”. Lui stesso ha rischiato la pena di morte quando fu arrestato nel 2002 per tradimento e poi prosciolto nel 2004 dall’Alta Corte dello Zimbabwe.
Nel corso dell’incontro Tsvangirai si è impegnato a sottoporre al Consiglio dei Ministri il cambio di posizione di voto dello Zimbabwe sulla Risoluzione per una moratoria universale delle esecuzioni capitali alla prossima Assemblea Generale dell’ONU.
Già la prima giornata di missione in Zimbabwe si era conclusa con un bilancio positivo. Incontrato ad Harare, il Ministro per gli affari costituzionali Matinenga, avvocato abolizionista, si è impegnato a sottoporre al Consiglio dei Ministri la questione del cambio di voto in seno all'Assemblea Generale relativo alla risoluzione sulla Moratoria Universale della pena di morte previsto per dicembre prossimo a New York coinvolgendo i Ministri della giustizia e degli esteri auspicando che anche dal Parlamento venga un'indicazione al governo attraverso un atto di indirizzo formale.
Per quanto riguarda il processo di revisione costituzionale, il Ministro si è dichiarato rispettoso del processo in atto quindi ritiene inopportuno intromettersi nelle prossime tappe previste dal processo e cioè una conferenza popolare prevista per le prossime settimane e un definitivo passaggio parlamentare prima del referendum.
La delegazione ha poi incontrato il Ministro dell'industria Welshman Ncube, che e' anche il presidente dell'MDC-N, terza forza politica del paese, il quale da abolizionista si è detto convinto che vi siano ancora margini per migliorare la formulazione uscita dal processo costituzionale e che il suo partito si impegnerà per cancellare la pena di morte dallo Zimbawe.
La vice premier Thakozani Khupe ha affermato che il suo partito, l'MDC-M, il cui leader è il premier Tsvangirai, è non solo convinto abolizionista da sempre ma anche attivamente impegnato per l'abolizione della pena di morte.
La delegazione è stata poi audita dalla Commissione giustizia della Camera dove ha raccolto l'impegno dei presenti che, per bocca del Presidente Douglas Mwonzora, si sono impegnati a promuovere un passaggio parlamentare che possa indirizzare il Governo tanto sulla revisione nazionale quanto sul voto a New York. (fonte NtC)
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