Il 25 dicembre si sono riuniti attorno all’iniziativa radicale della Marcia di Natale per l’amnistia, giustizia e libertà cittadini e diverse anime politiche contro la “flagranza criminale” dello Stato italiano.
Il punto di raccolta in Piazza Pia, al cospetto di Piazza San Pietro, è stato scelto simbolicamente, in sintonia con il nuovo corso promosso da Papa Francesco in merito all’abolizione dell’ergastolo e all’istituzione del reato di tortura.
La segretaria di Radicali Italiani Rita Bernardini ha esordito con un augurio di buon Natale ai detenuti e al personale delle carceri, ricordando la condizione inumana di sovrappopolamento pari al triplo della capienza regolamentare e denunciando l’amnistia latente attuata attraverso la prescrizione.
Tra i partecipanti alla marcia, che ha preso il via attorno alle 10, diversi soggetti politici, personaggi provenienti da differenti esperienze culturali e sociali, quali Emma Bonino, Ministro degli Affari Esteri, Marco Pannella, il senatore di Rifondazione Comunista Salvatore Bonadonna, i giornalisti Andrea Marcenaro e Piero Sansonetti, Adriano Sofri, il senatore di Nuovo Centrodestra Luigi Compagna, il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda, il sindaco di Roma Ignazio Marino (Pd), il senatore del Partito Democratico Luigi Manconi, Roberto Giachetti (Pd), Walter Verini (Pd)... e poi la rappresentanza dei cappellani penitenziari e della nazionale di calcio cantanti, di Antigone e di Ristretti Orizzonti, di Sant’Egidio e di altre associazioni cattoliche, di Psichiatria democratica.
In aria, fra le tante bandiere del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, e delle associazioni dell’area radicale, alcune bandiere del Partito Democratico per segnalare la propria presenza in contrasto con la linea del nuovo segretario Matteo Renzi. Se il neo-segretario si impegna per un’ Italia che “cambia verso” (come recita il suo slogan elettorale), i partecipanti alla marcia hanno ricordato allo stesso: “Matteo Renzi cambia verso, senza l’amnistia tutti abbiamo perso”. Anche qualche segno sindacale con vessilli di Cisl e Uil …
Il corteo si è snodato da Piazza Pia passando per l’ospedale Santo Spirito fino al carcere di Regina Coeli, tappa obbligata per dimostrare solidarietà ai detenuti; si è poi diretto alla sede centrale del Ministero della Giustizia di Palazzo Piacentini fino a Largo Chigi, davanti alla galleria Sordi e di fronte al palazzo del Governo, luogo in cui si sono tenuti gli interventi conclusivi di Marco Pannella, leader storico del Partito Radicale, ed Rita Bernardini.
Tra gli slogan più significativi: “Europa: Italia fuorilegge” a testimoniare la condanna da parte dell’Unione Europea della condizione degradante delle carceri, a cui lo Stato italiano dovrà rispondere entro il 18 maggio 2014; “Anche Gesù è un carcerato” tratto dalle stesse parole di Papa Francesco; “Italia recidiva, occorre rieducarla”…
Le note della jazz band di Carlo Loffredo sono state la colonna sonora della marcia, che ha coinvolto centinaia di persone al grido di “amnistia, amnistia”, atto politico obbligato al fine di avviare finalmente una vera azione riformatrice e “imperativo categorico morale”.
Ludovica Passeri
La III Marcia per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà (da Radio Radicale)
Interviste di Paolo Martini durante la Marcia di Natale (da Radio Radicale)
Interviste di Aurelio Aversa durante la Marcia di Natale (da Radio Radicale)
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