Dalla mezzanotte dll’11 novembre Marco Pannella ha ripreso lo sciopero totale della fame e della sete con l'obiettivo della fuoriuscita dell'Italia dalla condizione di flagranza di uno Stato tecnicamente criminale sia per le condizioni di “tortura” nelle nostre carceri, sia per lo stato ormai agonizzante della nostra giustizia.
Che fine ha fatto il messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica Napolitano che aveva ammonito che tutti gli interventi immaginabili (e ne ha elencati molti) «appaiono parziali, in quanto inciderebbero verosimilmente pro futuro e non consentirebbero di raggiungere nei tempi dovuti il traguardo tassativamente prescritto dalla Corte europea. Ritengo perciò necessario – ha scritto - intervenire nell'immediato (il termine fissato dalla sentenza 'Torreggiani' scadrà, come già sottolineato, il 28 maggio 2014) con il ricorso a "rimedi straordinari"», quali l’amnistia e l’indulto?
Marco Pannella chiede ai Presidenti delle Camere "di convocare i Presidenti dei gruppi parlamentari affinché la questione venga calendarizzata".
Quale sostegno dà il Governo Letta alle posizioni e parole inequivocabili della Ministra della Giustizia Cancellieri per la quale “L’amnistia è un imperativo categorico morale”? E occorre richiamare, nel Governo, anche quella parte che ha visto Silvio Berlusconi pronunciarsi categoricamente per l’amnistia nel giorno in cui ha pubblicamente sottoscritto i referendum radicali.
Intanto, Rita Bernardini (neoeletta segretaria nazionale di Radicali italiani) sostiene l’iniziativa nonviolenta di Marco Pannella con lo sciopero della fame iniziato dalla mezzanotte di ieri e dà notizia che già 3.800 tra detenuti e loro familiari, coordinati da Alessandra Terragni, entrano anche loro in sciopero della fame.
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