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05/12/25

ENZO, di Robin Campillo. Presentato a Cannes


Categoria: CINEMA
Pubblicato Martedì, 02 Settembre 2025 11:16
  • Giovanna D'Arbitrio

Presentato in anteprima alla Quinzaine des Cinéastes del 78º Festival di Cannes come film d'apertura, Enzo, diretto da Robin Campillo per conto di Laurent Cantet, morto nel 2024 dopo una grave malattia che gli aveva impedito di portare a termine la sua pellicola.

 

Il film racconta la storia di Enzo (Eloy Pohu), un adolescente di sedici anni che, insofferente alla vita agiata e alle aspettative della sua famiglia borghese, decide di abbandonare gli studi per iniziare a lavorare come muratore. Nel cantiere la fatica del lavoro manuale e l'umanità dei suoi colleghi gli offrono una nuova visione del mondo. 

 

Tra gli operai, inoltre, c’è il carismatico Vlad (Maksym Slivinskyi), un ucraino più grande di lui, rifugiato in Francia per la guerra: Enzo è attratto sia a livello spirituale che fisico da Vlad che rappresenta per lui un modello di coraggio e autenticità

 

La relazione tra Enzo e Vlad diventa lo specchio della confusione esistenziale di Enzo e del disagio di una generazione alla ricerca di identità e rapporti sinceri. Il film mette a confronto le vite di due giovani segnati da esperienze opposte: i privilegi rigettati dal borghese Enzo e il dramma della guerra di Vlad, esplorando la complessità delle emozioni umane in un'età di transizione, come l’adolescenza. 

 

Il drammatico contesto della guerra in Ucraina che segna profondamente Vlad si sovrappone alla storia di Enzo, offrendo un ritratto significativo di molti giovani di oggi, con le loro ribellioni e inquietudini non sempre manifeste.

 

In varie interviste il regista ha evidenziato la sua collaborazione con Laurent Cantet e il processo di realizzazione del film, omaggio postumo al suo amico scomparso, come ad esempio nell'intervista di Lucky Red

 

Ci abbiamo lavorato e riflettuto molto con Laurent, perché io sono padre come lo è stato lui. Quindi abbiamo assistito personalmente a questo genere di crisi adolescenziale che il film racconta. Ma io sento di non essere mai uscito del tutto dalla mia adolescenza- ha affermato-Molti non capiscono quanto politico sia, quel momento. Una vera e propria crisi politica che non è solo crisi dell’adolescente, ma tutto intorno all’adolescente, perché ciò che vive crea per conseguenza un vento di rivoluzioni politiche, porta chi gli sta intorno a interrogarsi. Insisto sul termine, “politico”, perché ha tutto a che fare con il proprio corpo, l’identità, l’autopercezione e affermazione di sé, l’emancipazione. Attraverso la scoperta della propria sessualità si scopre il proprio corpo, l’autonomia del proprio corpo e i limiti rispetto ai corpi altrui. E quindi l’adolescenza genera domande su te stesso e verso l’esterno; ma trovare poi le giuste risposte, quello è difficilissimo. Questo impulso al rinnovamento è accompagnato allo stesso tempo da pensieri oscuri, ombrosi. Volevamo che il nostro protagonista racchiudesse tutto quello strano paradosso che è l’adolescenza”.

 

Il film è supportato da un buon cast includente Pierfrancesco Favino, Élodie Bouchez, Malou Khebizi, Nathan Japy, Maksym Slivinskyi, Eloy Pohu;sceneggiatura: Robin Campillo, Laurent Cantet, fotografia: Jeanne Lapoirie.

 

Ecco il trailer del film (da Coming Soon)

 

 



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